Imprese dei migranti nel Lazio. L’80% sono a Roma e provincia

imprese nel Lazio di cittadini stranieri

I fenomeni migratori che interessano il nostro Paese non sono limitati alla disamina, spesso preconcetta, che vede gli stranieri come qualcosa di necessariamente negativo. Cittadini immigrati che “rubano” il lavoro agli italiani, fannulloni che vivacchiano di espedienti, delinquenti e quant’altro, questo è in molti casi il luogo comune verso costoro.

In realtà a nessuno fa piacere vivere a migliaia i chilometri da casa, ospite in un Paese di cui conosce poco o niente la lingua, i costumi, le realtà. E chiunque se messo in condizione di lavorare e vivere dignitosamente, non spende certo il suo tempo a commettere reati e illeciti. Moltissimi stranieri trovano applicazione nel mondo del lavoro e alcuni riescono anche a fare impresa, contribuendo attivamente all’economia nazionale.

Gli stranieri nel Lazio

Nel maggio scorso presso l’Aula Magna I.T.I.S. Galileo Galilei la Cisl Roma Capitale Rieti ha presentato il Dossier Statistico dell’immigrazione 2023 redatto dal Centro Studi e Ricerche IDOS. Nel report emerge che gli stranieri nel Lazio sono oltre 615mila, di questi la comunità più presente è quella romena (196.473 residenti). Numerose poi le presenze filippine (42.373); bangladesi (40.318); indiane (31.286); albanesi (23.054).

Il lavoro

L’economia laziale per quanto riguarda il lavoro è in crescita e i lavoratori stranieri sono il 12.6% degli occupati. Tuttavia il mercato del lavoro continua a penalizzare questi cittadini stranieri e in particolar modo, le donne.

Degli occupati stranieri, più del 73% lavora nel terziario. Il 18% trova invece collocazione nell’industria. L’8,8% dei cittadini stranieri è invece occupato nel settore agricolo.

Le imprese straniere

Rispetto al totale nazionale, le imprese straniere nel Lazio rappresentano il 12,4%.

Nella sola Città Metropolitana di Roma sono concentrate l’80% delle imprese straniere del Lazio. Queste imprese laziali condotte da immigrati sono in larghissima parte nel settore dei servizi, seguite dall’industria, dall’agricoltura. Nel dettaglio i comparti più “gettonati” dai stranieri che fanno impresa, sono il commercio, le costruzioni e i servizi alle imprese.

I dati del rapporto mostrano inoltre una crescita, seppure lieve, della conduzione femminile per le attività autonome. Per quanto riguarda poi i Paesi di provenienza, quelli più presenti tra i titolari di ditte individuali, sono il Bangladeh la Romania e il Marocco.

Foto tratta da GreenMe