Chiusura delle scuole superiori e dell’università per tre settimane per uno screening di massa, posti nel trasporto pubblico ridotti del 50 per cento, anticipare, come riporta repubblica.it, alle 23 la chiusura dei ristoranti. Il comitato tecnico scientifico regionale ha inviato al governatore Nello Musumeci un documento con cui consiglia una stretta maggiore per arginare la diffusione del Covid-19. Il presidente della Regione ha convocato una giunta che dovrà decidere se seguire o meno le indicazioni.
Il punto più importante è quelle che riguarda le scuole. Gli esperti, nominati la settimana scorsa dall’assessorato alla Salute Ruggero Razza, sostengono sia utile un maxi piano di screening negli istituti superiori. Per farlo servirà uno stop di tre settimane, in cui si passerebbe alla didattica e distanza e saranno sottoposti a tamponi tutti gli studenti e il personale scolastico. Prevista anche la chiusura per lo stesso periodo delle lezioni in presenza all’università.
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I membri del Cts, in una lunga riunione, hanno messo nero su bianco la necessità di anticipare la chiusura dei ristoranti e quella di imporre il blocco totale di queste attività nelle “zone rosse”. Prevista anche l’introduzione delle “zone arancione”, territori a rischio, ma non in estrema emergenza, in cui sarebbe opportuno calare le saracinesche entro le 21.
Consigliata anche la sospensione delle sale giochi, delle sale scommesse e bingo. E la riduzione della capacità di bus e metro del 50 per cento, con un incremento delle corse. Al momento i posti sono ridotti del 20 per cento. Il Comitato tecnico scientifico consiglia però di far aumentare le corse degli autobus per compensare la minore capienza. Cosa sarà delle indicazioni del Cts lo si saprà nelle prossime ore, quando la giunta prenderà una decisione.
Entro oggi il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci firmerà la nuova ordinanza che, come lui stesso ha detto, avrà come filo conduttore la “linea della fermezza e del rigore” seppure con chiusure parziali, allo scopo di anticipare e contenere la diffusione del contagio nel territorio siciliano.
Il governo regionale ha preso atto delle proposte avanzate dal Comitato tecnico scientifico siciliano per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola ovvero la chiusura delle università e l’avvio della didattica online. Stessa cosa dal secondo al quinto anno di liceo per almeno tre settimane, con uno screening di massa, con tamponi per tutti, personale scolastico compreso.
Per quanto riguarda i trasporti, capienza ridotta del 50%: dunque, i mezzi pubblici si potranno riempire solo per metà. I locali pubblici dovranno chiudere alle 23, dai ristoranti fino ai pub.
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Nel pomeriggio, fanno sapere da Palazzo d’Orleans, è prevista un’interlocuzione con il ministro della Salute per valutare, congiuntamente e nello spirito di leale collaborazione, alcune delle proposte da adottare nel territorio siciliano.