Di recente, il virus influenzale è stato isolato nel nostro Paese, mentre la campagna vaccinale è già attiva in tutta Italia. Con l’arrivo della stagione influenzale, che si prevede intensa come l’anno scorso, è importante sapere come riconoscere i sintomi specifici.
Sintomi
Riconoscere l’influenza rispetto ad altri virus respiratori non è sempre facile. I sintomi tipici dell’influenza, che possono durare più di una settimana, includono: febbre alta, oltre i 38 gradi, con insorgenza improvvisa. Uno o più sintomi respiratori, come tosse, naso che cola o occhi arrossati. Uno o più sintomi generali, come dolori muscolari e articolari, mal di testa o stanchezza. Nei bambini, inoltre, possono comparire anche diarrea, nausea e vomito. Anche se alcuni sintomi possono ricordare quelli del Covid-19, questo può presentarsi in forme molto varie e con manifestazioni più ampie, a seconda del livello di immunizzazione della persona.
Trasmissione e cura
L’influenza è contagiosa prevalentemente per via aerea, e le persone infette sono contagiose già dal giorno prima della comparsa dei sintomi. Gli adulti lo sono di più nei primi 3-5 giorni, mentre i bambini lo sono per circa 7-10 giorni. Per il trattamento, si raccomanda riposo a casa, adeguata idratazione, uso di paracetamolo o ibuprofene per ridurre la febbre. È inutile, anzi controindicato, il ricorso agli antibiotici, poiché inefficaci contro i virus.
Previsioni
Analizzando la situazione australiana, dove l’inverno è appena terminato, il virus dominante è stato l’H3N2, una variante immunoevasiva. Cioè, con maggiore capacità di sfuggire al sistema immunitario. L’influenza ha colpito duramente in Australia, con oltre 15 milioni di persone contagiate. Gianni Rezza, epidemiologo al San Raffaele, ha spiegato: “Se anche da noi dovesse prevalere l’H3N2, come in Australia, ci troveremo ad affrontare un ceppo diverso”. L’esperto sottolinea che, generalmente i casi iniziano ad aumentare a novembre, con un picco intorno a gennaio, anche se può capitare che arrivi già a dicembre.
Vaccinazione
Il vaccino resta lo strumento più importante per prevenire l’influenza. La vaccinazione (già disponibile) è raccomandata e gratuita per le categorie a rischio: gli over 60. Le donne in gravidanza o post partum. I pazienti in lungodegenza. Le persone con malattie croniche (come diabete e patologie cardiache o respiratorie). Il personale sanitario. È consigliata anche ai bambini tra 6 mesi e 6 anni, e a chiunque desideri proteggersi dalla malattia, purché non abbia specifiche controindicazioni.
Foto: my-personaltrainer.it