(IN)giustizia è fatta! Le rubano un video hard e la società licenzia lei

licenziata perché il suo video hard (rubato) è finito in chat

Il video è “rimbalzato” sulle chat dei giocatori e del personale della società di calcio. Un filmato inequivocabile di un momento di intimità della vittima col fidanzato. La decisione è stata sorprendente, la hanno licenziata per incompatibilità ambientale.

Via la causa, via il problema

La As Roma chiude la pratica spinosa provvedendo ad allontanare l’impiegata derubata di un video dal suo telefono e vittima di un reato contro la privacy.

E’ stato un giocatore della Primavera a sottrarre il video dal cellulare della ragazza, dove si vede lei col suo fidanzato in un momento di sesso. Il video è poi stato diffuso sulle chat degli altri calciatori e ancora su quelle di altri e altri ancora.

Sono stato io

La confessione è arrivata nel corso di una riunione a Trigoria da parte dell’autore del furto e della diffusione (illegale). Il calciatore ha ammesso tra le lacrime di essere stato lui. Di aver chiesto il cellulare alla ragazza per fare una chiamata, e ha approfittato del momento. Poi ha linkato ai compagni il filmato, che ha inevitabilmente evocato commenti di natura sessuale sulle chat dei gruppi.

Licenziata

L’episodio è arrivato nella stanza dei bottoni della società e la direzione e i vertici aziendali hanno licenziato la donna per “incompatibilità ambientale”. Il commento è stato che “purtroppo risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori”. Quindi hanno deciso di “rimuovere” il problema in questo modo.

Un bell’esempio di giustizia sportiva e sociale, ma soprattutto uno schiaffo alla privacy e ai diritti delle donne. Ad ogni modo nella nota di licenziamento si legge che Lorenzo Vitali, responsabile legale della società, rileva “l’incompatibilità della prosecuzione del rapporto di lavoro”. Verrebbe a mancare, precisa ancora la nota, “Il sereno e regolare andamento dell’attività della Società”.

Le polemiche che il fatto ha scaturito puntano il dito su un atteggiamento sessista e su una “politica da struzzo”. In molti poi hanno osservato che se l’episodio avesse riguardato un uomo probabilmente le cose avrebbero preso un piega diversa.

Foto generica tratta dal web