Innovazione tecnologica comunale tra risse e criticità

Innovazione tecnologica comunale tra risse e criticità

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“Da qualche giorno nel Comune di Roma è in atto un’innovazione tecnologica. Essa si occupa della migrazione del database anagrafico capitolino all’interno della nuova Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). Una buona notizia, se non fosse che, come ci hanno abituato dal M5s, stanno emergendo diverse criticità. Queste ultime ricadono sia sui cittadini che sul personale comunale che lavora all’interno dei municipi, con discussioni e liti continue, anche gravi come accaduto nel Municipio XIV.

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A questo proposito abbiamo predisposto una specifica interrogazione. La popolazione di Roma Capitale è significativa, poiché da sola rappresenta in questo nuovo sistema integrato il 5,2% della popolazione nazionale. Con questo nuovo sistema c’è stata una vera rivoluzione in questo settore. Infatti l’Area Anagrafe di Roma ha avviato la migrazione di 7 milioni di posizioni anagrafiche e di 40 milioni di movimentazioni storiche. Tuttavia dietro questo lavoro le criticità non mancano. Intanto la scelta del momento, proprio sotto le festività natalizie, ha messo in difficoltà i referenti informatici coinvolti sull’utilizzo di questo nuovo sistema. Essi lamentano che le banche dati che devono interagire tra loro per concludere il procedimento richiesto non dialogano, causando problemi di rigetto delle pratiche in lavorazione. Inoltre il gestionale SIPO realizzato per gestire i dati che confluendo in ANPR si devono interfacciare con il sistema CIE (carte di identità elettroniche), ostacola l’iter procedurale.

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Questi sistemi sono gestiti da diverse società che non dialogano tra di loro né progettano insieme. Quello che ne viene fuori sono problematiche nella configurazione dei pc, sicurezza degli accessi e incompatibilità dei sistemi presenti sulle postazioni. Per i cittadini che devono fare un cambio di residenza sono tempi duri, causati dalle  incongruenze di questo sistema. Sistema sbandierato dal Sindaco Raggi come l’innovazione che aspettavamo. Il M5s dimentica spesso che una pubblica amministrazione deve sì adeguarsi alla trasformazione digitale, ma deve farlo con criterio, perché le sue inadempienze non possono ricadere sulle spalle del personale comunale e dei cittadini”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.


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