Il Governo ha previsto diversi bonus in attesa del Natale 2020, che a causa delle misure di contenimento, come riporta trendonline.com, del coronavirus (e in ottemperanza al DPCM del 3 dicembre 2020) sarà molto diverso da quello degli altri anni. Dal bonus cashback di Natale – che prevede un rimborso pari al 10% delle spese effettuate nel mese di dicembre sfruttando i metodi di pagamento digitale (carta di credito o debito, bancomat o applicazioni per smartphone) – fino all’indennità Covid da 800 euro e da 1.000 euro. Sono previsti anche ulteriori bonus che si potranno richiedere entro il mese di dicembre 2020.
In particolare, fino al 15 dicembre 2020 – grazie al Decreto Ristori quater (decreto legge numero 157 del 30 novembre 2020) – sarà possibile richiedere all’INPS e alla società Sportesalute il bonus da 800 e da 1.000 euro: il beneficio, però, spetta soltanto ad alcune categorie di lavoratori particolarmente colpiti dalla crisi pandemica.
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Per quanto riguarda il bonus 1.000 euro una tantum, è prevista un’erogazione automatica per tutti i beneficiari che ne avevano fatto richiesta dopo il precedente Decreto Ristori (decreto legge numero 137 del 28 ottobre 2020): pertanto, per coloro che ne hanno fruito in precedenza non occorrerà presentare alcuna domanda. Chi non vorrà più beneficiarne, invece, dovrà presentare l’apposita istanza entro il 18 dicembre 2020. Il bonus da 800 euro, invece, è riservato ai collaboratori sportivi che si trovano al momento senza lavoro a causa del Covid.
Ma chi sono i beneficiari di questi bonus in arrivo per Natale? Vediamo quali sono i requisiti necessari per richiederli, quali condizioni occorre rispettare e come si possono ottenere.
Bonus Covid Natale: cosa sono?
Per fronteggiare la pandemia di coronavirus e per sostenere tutti i lavoratori che a causa delle normative dei vari DPCM sono stati costretti a chiudere le loro attività, il Governo ha stanziato diversi miliardi di euro suddividendo gli aiuti in quattro provvedimenti emanati in un periodo di circa un mese.
Il primo, il Decreto Ristori voleva richiamare appunto ai “ristori” e agli aiuti dei settori maggiormente colpiti dalla crisi. Rivelatosi insufficiente, però, è stato affiancato – a distanza di poche settimane – dal Decreto Ristori bis, che ha stanziato risorse aggiuntive per le nuove Regioni inserite nelle cosiddette zone rosse. Dopo non molti giorni, è stata la volta del Decreto Ristori ter, che non solo ha allargato la platea di beneficiari dei nuovi bonus e contributi a fondo perduto, ma ha anche incluso quelle attività che seppure aperte hanno registrato un calo di fatturato rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Infine, nel giro di un mese è arrivato il quarto Decreto Ristori, definito appunto “quater”. Quest’ultimo provvedimento ha esteso ulteriormente gli aiuti che erano stati previsti dai precedenti decreti, ma si è concentrato soprattutto sulle nuove scadenze fiscali e sui vari appuntamenti con il Fisco. Nel Decreto Ristori quater, infine, sono stati inseriti i bonus Covid da 800 euro e da 1.000 euro per alcune categorie di lavoratori colpiti dalla crisi. Vediamo come si richiedono entro il 15 dicembre 2020.
Bonus Covid 1.000 euro: i beneficiari
Il nuovo bonus Covid di Natale da 1.000 euro riprende il provvedimento inserito anche nel Decreto Ristori primo. Infatti, le richieste già effettuate per fruire della prima tranche di denaro permetteranno agli attuali beneficiari di non dover effettuare alcuna altra richiesta: in altre parole, sarà l’INPS a erogare in automatico le indennità a tutti coloro che ne hanno già beneficiato.
In particolare, si tratta di:
Lavoratori stagionali (o a tempo determinato) appartenenti al settore turistico o che operano negli stabilimenti termali,
Lavoratori intermittenti,
Lavoratori autonomi occasionali,
Lavoratori stagionali che non rientrano nel settore turistico e nemmeno in quello relativo agli stabilimenti termali,
Lavoratori addetti alle consegne a domicilio,
Lavoratori dello spettacolo in generale.
Tutti questi lavoratori avevano beneficiato del medesimo contributo anche grazie al Decreto di Agosto, ma dall’elenco balza all’occhio l’esclusione di una particolare categoria di lavoratori. Infatti, i lavoratori marittimi – che avevano beneficiato di un bonus da 600 euro – non sono stati inclusi tra i beneficiari di questa nuova indennità una tantum.
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Bonus 1.000 euro: lavoratori stagionali del turismo
Per i lavoratori dipendenti stagionali che operano all’interno del settore turistico o che si occupano degli stabilimenti termali (articolo 9 comma 2 del Decreto Ristori quater), è necessario soddisfare ulteriori condizioni per poter beneficiare del bonus Covid da 1.000 euro.
In particolare:
Aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro in un periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020;
Aver prestato almeno tre giornate lavorative effettive nel periodo che va dal 1° gennaio 2019 fino al 30 novembre 2020;
Non beneficiare di alcun altro aiuto o sostegno quali pensione, indennità di disoccupazione (NASPI) o redditi da lavoro dipendente dal 30 novembre 2020.
Si potranno includere in questa categoria di beneficiari anche i lavoratori interinali che siano in possesso dei requisiti sopra elencati e che operino all’interno del settore turistico o negli stabilimenti termali.
Lavoratori a termine del turismo e degli stabilimenti termali
Il sussidio di 1.000 euro previsto dal Bonus Covid inserito nel Decreto Ristori quater spetta anche ai lavoratori a termine del settore turistico o degli stabilimenti termali che rispettino, però, le seguenti condizioni:
Risultare titolari di un contratto di lavoro (o più contratti) a termine nel settore del turismo o all’interno di uno stabilimento termale nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020,
Essere in forza con contratto a tempo determinato o stagionale nel 2018,
Al 30 novembre 2020 non risultare titolari o beneficiari di pensioni o di altri redditi derivanti da lavoro dipendente.
Lavoratori stagionali e intermittenti
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori stagionali e gli intermittenti che non operano all’interno del settore turistico e nemmeno negli stabilimenti termali, occorrerà rispettare le medesime condizioni di cui sopra, in ottemperanza all’articolo 9 comma 3 lettera a del Decreto Ristori quater.
Lavoratori autonomi occasionali
Infine, per quanto concerne i lavoratori autonomi occasionali, occorre fare riferimento all’articolo 9 comma 3 lettera c del Decreto Ristori quater.
Sono dunque compresi tra i beneficiari:
I lavoratori autonomi privi di partita Iva,
I lavoratori autonomi non iscritti ad alcuna forma previdenziale obbligatoria,
Privi di un contratto dal 30 novembre 2020, ma titolari di un rapporto di collaborazione occasionale e autonoma dal 1° gennaio 2019 al 30 novembre 2020,
I lavoratori occasionali autonomi iscritti alla Gestione separata INPS dal 17 marzo 2020 e che abbiano versato almeno un contributo mensile,
Coloro che, alla data di presentazione della domanda per il bonus Covid da 1.000 euro non risultino titolari di altri redditi da lavoro dipendente nonché titolari di pensione.
Lavoratori dello spettacolo
Le condizioni che riguardano i lavoratori dello spettacolo sono altrettanto specifiche. Per poter beneficiare del bonus da 1.000 euro previsto dal decreto Ristori quater occorre:
Aver versato almeno trenta giorni di contributo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020 al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e che non siano in possesso di un reddito superiore ai 50.000 euro annui,
In alternativa basta aver versato sette giorni di contributi nel medesimo periodo di cui sopra al Fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo, ma non avere un reddito medio annuo superiore ai 35 mila euro.
Infine, è necessario al 30 novembre 2020, non risultare titolari di pensione o di alcuna altra forma di reddito da lavoro dipendente.
Lavoratori addetti alle consegne a domicilio
Anche i lavoratori addetti alle consegne a domicilio rientrano tra i beneficiari del bonus Covid da 1.000 euro se in possesso dei seguenti requisiti:
Reddito medio annuo del 2019 non superiore a 5 mila euro,
Titolari di una partita Iva,
Non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie se non alla Gestione separata dell’INPS al 30 novembre 2020,
Non titolari, nel momento di presentazione della domanda, di pensione o di altri redditi derivanti da lavoro dipendente.
Bonus Covid 1.000 euro: come fare domanda
Per poter beneficiare del bonus o indennità Covid da 1.000 euro occorre essere in possesso di tutti i requisiti sopra elencati e presentare la domanda all’INPS entro e non oltre il 15 dicembre 2020. Le modalità per l’invio saranno solo telematiche, ma resterà comunque la possibilità di rivolgersi all’ausilio di Patronati o contattando il Contact Center dell’INPS.
Per coloro che, invece, hanno già beneficiato del medesimo bonus nel Decreto Ristori, non occorrerà presentare alcuna domanda. L’INPS prenderà dall’archivio i dati necessari e procederà in automatico con le erogazioni. Per chi, invece, non ha più intenzione di ricevere l’indennità, il termine ultimo di presentazione delle istanze è fissato al 18 dicembre 2020.
Le erogazioni avverranno in un’unica tranche secondo le modalità precedentemente adottate dall’INPS. L’indennità Covid da 1.000 euro è esente da tassazione.
Bonus Covid 800 euro: a chi spetta e come richiederlo
Il Decreto Ristori quater ha previsto anche un’indennità di 800 euro per i lavoratori dello sport, precedentemente prevista anche nel Decreto di Agosto. In questo caso non si tratta di un bonus dell’INPS, ma della società del CONI Sportesalute.
Hanno diritto al bonus da 800 euro i collaboratori sportivi con contratto di collaborazione stipulato con CONI o con CIP, con associazioni sportive o società dilettantistiche che nell’ultimo periodo sono rimasti bloccati a causa delle normative anti contagio da Covid-19.
Anche in questo caso, comunque, tutti i lavoratori che hanno già beneficiato dell’indennità non dovranno inviare alcuna richiesta; mentre per i nuovi beneficiari occorrerà presentare la richiesta in modalità telematica direttamente alla società Sportesalute.
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