Arrivano finalmente buone notizie per i migliaia di cittadini italiani che sono in attesa dei pagamenti che dovrebbero essere effettuati, come riporta trendonline.com, da parte dell’Istituto INPS nel corso del primo mese dell’anno nuovo.
Sono infatti in arrivo tantissimi pagamenti INPS previsti per il mese di gennaio, relativi non solo al bonus onnicomprensivo INPS dal valore di 1.000 euro che ha ottenuto diverse proroghe in seguito ai vari decreti-legge approvati dal Governo italiano durante i mesi dell’anno scorso, per aiutare le famiglie italiane e quelle categorie di lavoratori maggiormente colpite dalla crisi economica conseguente l’esplodere dei contagi da Coronavirus anche in Italia.
Dunque, insieme al bonus INPS onnicomprensivo di 1.000 euro, arriveranno a gennaio 2021 anche una serie di pagamenti destinati a varie categorie di lavoratori e di famiglie italiane. Si tratta infatti del famoso reddito di cittadinanza, noto anche come RdC, così come anche l’indennità prevista dal reddito di emergenza (anche detto Rem).
Ma non è finita qui, infatti, a gennaio 2021, anche i lavoratori disoccupati che hanno terminato il proprio contratto di lavoro a dicembre 2020, potranno iniziare a percepire una parte della loro disoccupazione Naspi.
Buone notizie poi, anche per i pensionati italiani, i quali ancora una volta potranno ottenere la propria pensione di vecchiaia ma anche quella di invalidità, relative al mese di febbraio 2021, in maniera anticipata, recandosi allo sportello di Poste Italiane già a partire dal 25 gennaio.
Ecco quindi quali saranno tutte le date previste dal nuovo calendario INPS relativo ai pagamenti per il mese di gennaio 2021, in merito al bonus INPS onnicomprensivo da 1.000 euro, Naspi, reddito di cittadinanza, reddito di emergenza, pensioni di vecchiaia e di invalidità, così come anche al bonus bebè.
Quali sono le novità per il reddito di cittadinanza 2021
Come tutti sappiamo, il reddito di cittadinanza, famoso a tutti anche come RdC, rappresenta uno dei più importanti sostegni economici, volto ad aiutare centinaia di migliaia di famiglie italiane, che attualmente si trovano in una situazione economica di difficoltà, ed una condizione lavorativa precaria.
Il pagamento da parte dell’INPS verso il reddito di cittadinanza viene effettuato in maniera totalmente automatica, direttamente su una specifica carta di credito, che prende appunto il nome di carta reddito di cittadinanza, la quale dovrà essere richiesta e ritirata presso uno degli sportelli postali presenti nel proprio Comune di residenza.
Come accade ogni mese dell’anno, anche nel caso del mese di gennaio 2021, l’INPS provvederà ad erogare sulla carta reddito di cittadinanza la mensilità prevista a ciascun nucleo familiare, a partire dal ventisettesimo giorno del mese di competenza.
Quindi, quelle famiglie italiane che hanno richiesto il precedenza il riconoscimento dell’indennità economica attraverso l’apposita richiesta, e che quindi hanno già avuto la possibilità durante i mesi precedenti di usufruire del reddito di cittadinanza, dovranno aspettare il giorno 27 gennaio per vedersi accreditati i soldi sulla carta prepagata.
Invece, per quei contribuenti italiani che non hanno ancora ricevuto alcuna indennità economica, e che hanno provveduto ad effettuare la richiesta entro il 31 dicembre 2021, il discorso sarà diverso. Infatti, in questo caso, questi nuclei familiari potranno ritirare già a partire dal giorno 15 gennaio, presso uno degli sportelli di Poste italiane, la carta reddito di cittadinanza, in cui troveranno già l’accredito della mensilità di gennaio, che potranno beneficiare in maniera anticipata.
Reddito di emergenza: quando arriveranno i soldi INPS
Il reddito di emergenza, famoso anche con l’abbreviazione Rem, rappresenta un’indennità economica che il Governo italiano ha previsto in seguito ai vari decreti-legge che si sono susseguiti nel corso dei mesi dell’anno scorso, al fine di aiutare economicamente quelle famiglie italiane messe particolarmente in ginocchio a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.
Proprio per l’importante aiuto che è stato in grado di offrire il reddito di emergenza, questo ha ottenuto una serie di proroghe a partire dal mese di marzo 2020.
In particolare, in seguito all’introduzione del più recente Decreto Ristori, con il mese di gennaio 2021, centinaia di famiglie italiane che presentano gli specifici requisiti richiesti per poter accedere al sostegno economico, potranno accedere alla quinta mensilità del reddito di emergenza.
Per quanto riguarda le date previste per i pagamenti INPS del reddito di emergenza, i cittadini italiani potranno ricevere la quinta mensilità dell’indennizzo già a partire dalla seconda metà del mese di gennaio.
Per il momento questa quinta mensilità risulta essere l’ultimo sostegno economico previsto dal reddito di emergenza. Tuttavia, visto il successo ottenuto dal reddito di emergenza, non è da escludere una possibile proroga per altre mensilità anche per i prossimi mesi del nuovo anno 2021.
La data del bonus INPS onnicomprensivo 1.000 euro
Tra i principali indennizzi maggiormente richiesti da parte delle categorie di lavoratori italiani più colpite, durante l’emergenza sanitaria da Coronavirus, vi è sicuramente il famoso bonus INPS onnicomprensivo 1.000 euro.
Questo sostegno economico è stato, e sarà, corrisposto a quelle categorie di lavoratori che si sono visti costretti a chiudere le proprie attività a causa delle misure restrittive emanate dal Governo italiano, al fine di ridurre il numero di contagi da Covid-19.
Si tratta quindi non solo dei lavoratori stagionali o i lavoratori in somministrazione relativi al settore turistico e non, ma anche quei lavoratori autonomi occasionali, lavoratori intermittenti, lavoratori che si occupano delle vendite a domicilio, lavoratori dello spettacolo, e così via.
Per coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 dicembre 2021 o che comunque avevano già percepito durante i mesi precedenti del sostegno economico, il pagamento relativo bonus INPS onnicomprensivo da 1.000 euro sarà effettuato intorno alla seconda settimana di gennaio 2021.
I pagamenti INPS per le pensioni di febbraio 2021
Anche per i primi due mesi del nuovo anno, del 2021, i pagamenti INPS delle pensioni di vecchiaia e di invalidità, saranno caratterizzati da un calendario di date anticipato, destinato a tutti quei pensionati che hanno scelto come modalità di erogazione ella pensione, quella del ritiro dei contanti presso gli sportelli di Poste italiane.
Per questo motivo, l’Istituto INPS in collaborazione con Poste Italiane, ha provveduto a formulare un calendario differenziato sulla base delle iniziali dei cognomi, al fine di evitare lunghe file di attesa vicino allo sportello, e dunque, ridurre al minimo il rischio di assembramenti e di contagi.
Con la nuova comunicazione ufficiale da parte dell’Istituto INPS relativa all’anticipo dei pagamenti per i mesi di gennaio e di febbraio 2021, i pensionati hanno potuto finalmente conoscere le date previste per il ritiro presso lo sportello postale della propria pensione.
Per quanto riguarda la mensilità della pensione relativa al mese di febbraio, i pensionati italiani potranno iniziare a recarsi allo sportello, sulla base della lettera iniziale del proprio cognome, già a partire dal giorno 25 gennaio 2021 fino al sabato 30 gennaio.
Il calendario delle pensioni per il mese di febbraio 2021 sarà quindi così distribuito:
Lunedì 25 gennaio: cognomi da A a B;
Martedì 26 gennaio: cognomi da C a D;
Mercoledì 27 gennaio: cognomi da E a K;
Giovedì 28 gennaio: cognomi da L a O;
Venerdì 29 gennaio: cognomi da P a R;
Sabato 30 gennaio: cognomi da S a Z.
I pagamenti della disoccupazione Naspi per gennaio 2021
Arrivano buone notizie anche per i lavoratori che si trovano attualmente nello stato di disoccupati e che sono dunque in attesa della propria disoccupazione INPS.
L’Istituto INPS provvederà ad erogare la disoccupazione Naspi già a partire dall’inizio della seconda settimana del mese di competenza, nello specifico dal decimo giorno del mese.
Tuttavia, va sottolineato che la data del versamento erogato da parte dell’INPS potrebbe variare in base alla data in cui il contratto di lavoro è terminato, così come anche dalla data in cui il lavoratore ha provveduto a presentare la domanda di disoccupazione.