Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.
Tra ritardi, blocchi del sistema e categorie escluse e poi integrate, oggi si parla ancora del bonus autonomi. I 600 euro riconosciuti a marzo a seguito dell’emergenza Coronavirus non sono arrivati a tutti i professionisti. Tra una revisione dei requisiti e l’altra, diverse persone sono state escluse, anche se, col tempo, il bonus 600 euro è stato poi esteso pure a chi era stato tagliato fuori da questa agevolazione.
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Bonus 600 euro esteso agli esclusi di marzo
Rispondendo ad un interpello presentato dalla Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti, la Direzione generale per le politiche previdenziali del Ministero del Lavoro ha esteso il bonus 600 euro ai professionisti esclusi a marzo poiché privi del requisito di iscrizione esclusiva ad un solo ente.
Il parere è arrivato tramite la nota nota 29/7330 diramata dall’ufficio legislativo dell’ente, che ha voluto rispondere alle richieste di chiarimenti arrivate da diverse Casse previdenziali a seguito all’abrogazione del requisito dell’esclusività, contenuta nell’articolo 34 del Dl 23/2020 (il cosiddetto dl liquidità) avvenuta con il decreto Rilancio in vigore dal 19 maggio.
Tutti i professionisti cui richieste sono rimaste “pendenti” a seguito della variazione dei requisiti di marzo, dunque, riceveranno il bonus 600 euro. Rimangono invece esclusi, secondo l’interpretazione prevalente, tutti coloro che hanno presentato richiesta per il bonus ma l’hanno ritirata per mancanza di requisiti.
Bonus autonomi, le precisazioni del Ministero
La Cassa dei dottori Commercialisti si è rivolta direttamente al Ministero del Lavoro perché delle 28.450 domande relative al bonus 600 euro arrivate entro il 28 aprile, 908 non sono state evase perché prive del requisito di esclusività di iscrizione, che era stato introdotto il 9 aprile con il decreto liquidità.
Il cambio dei requisiti quando già il bonus era attivo ha costretto le Casse di previdenza a muoversi per procedere con l’integrazione di migliaia di richieste (che già erano state inviate), generando non poca confusione tra i professionisti.
A tal proposito, nel rispondere all’interpello dei commercialisti, la direzione generale del lavoro è stata chiara specificando che: potranno ottenere i 600 euro di marzo anche coloro che hanno presentato la domanda tra il 9 aprile e il 19 maggio, cioè dalla data di introduzione del requisito di esclusività fino alla data della sua abrogazione. L’estensione dell’agevolazione, infine, riguarda anche chi ha presentato la domanda quando ancora il requisito dell’iscrizione esclusiva non era stato introdotto.