INPS, Bonus 600 euro aumenta a 800 euro: come fare richiesta e possono riceverlo anche le mamme con erogazione immediata

Una domanda che accomuna molte persone, in questo primo scorcio del 2021, è quando arriverà il tanto atteso, come riporta trendonline.com, bonus 800 euro? Quando sarà messo in pagamento? Stiamo parlando della misura riservata ai collaboratori sportivi, che si son visti bloccare tutte le attività dal lockdown, e adesso si stanno domandando quando il bonus 800 euro sarà effettivamente erogato.

Ad essere sinceri Sport e Salute S.p.A. è stata sempre molto generica sulle date di effettiva erogazione del bonus, dimenticandosi che dall’altra parte ci sono delle persone, che hanno necessità di ricevere quelle risorse per poter vivere.

In cosa consiste il bonus 800 euro!
In cosa consiste il bonus 800 euro? In altre parole stiamo parlando di un’indennità gestita ed erogata dall’Inps, che dovrebbe spettare ai lavoratori sportivi, che in linea teorica dovrebbero ricevere i fondi nel corso del mese di gennaio. Probabilmente subito dopo le feste. L’erogazione di questo fondo potrebbe arrivare immediatamente dopo il pagamento del bonus 1.000 euro, anche questo gestito dall’Inps.

La necessità di istituire questo bonus è stata determinata dal fatto che i lavoratori dello sport si sono visti sospendere l’attività a causa dell’emergenza sanitaria. Tranne qualche rara eccezione – più unica che rara – questi lavoratori sono stati completamente fermi e fino ad oggi hanno percepito delle misure di sostegno, che sono state veramente scarse.

I bonus per sostenere il settore sportivo!
E’ dallo scorso mese di marzo, che Sport e Salute S.p.A. sta provvedendo ad erogare dei contributi per i collaboratori sportivi. Nel corso delle prime mensilità il bonus era pari a 600 euro, mentre da novembre il sussidio è passato ad 800 euro. Sostanzialmente hanno beneficiato di questi contributi tutti quei lavoratori che avevano dei contratti di collaborazione con:

il Coni;
il Comitato Italiano Paralimpico;
le federazioni sportive nazionali;
le discipline sportive associate;
gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Coni e dal Cip;
le società e associazioni sportive dilettantistiche.
Giusto per avere un idea del numero dell’iniziativa, basti pensare che Sport e Salute S.p.A. ha liquidato qualcosa come 425.450.400 euro di bonus nel corso dei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e novembre. La società ha ricevuto dallo stato fondi per 471.000.000 euro, a fronte di un residuo pari a 45.549.600 euro. Il totale dei pagamenti effettuati con esito positivo è di 510.725 euro, per un totale di 154.183 beneficiari pagati. Questi dati sono aggiornati al 2 dicembre 2020.

Bonus 800 euro anche per le mamme!
Buone notizie anche per le mamme o le future mamme, per le quali sembra proprio che sia stato mantenuto il bonus per le nuove nascite. Questa notizia la si riesce a dedurre leggendo attentamente la Legge di Bilancio 2021. In un primo momento sembrava proprio che il legislatore fosse intenzionato ad eliminare questa misura, sostituendola completamente con l’assegno unico. Il cosiddetto bonus mamma, invece, è stato mantenuto sino al 31 dicembre 2021. Ricordiamo che questa misura è rivolta non solo alle famiglie che stiano aspettando un bambino, ma anche a quelle che decidano di adottarlo.

Per il bonus mamma sarà erogato un importo pari a 800 euro e potrà essere richiesto per le nascite che averranno nel periodo compreso tra il 1° gennio ed il 31 dicembre 2021. Per poter ottenere il sussidio non sarà necessario presentare l’Isee, perché, almeno per il momento, non sono stati previsti dei vincoli legati al reddito. Altra buona notizia è quella che il bonus non concorre alla formazione del reddito delle famiglie che lo hanno ricevuto. Ricordiamo che per richiederlo è neccessario essere possedere un documento di indentità valido ed un certificato rilasciato dal ginecoloso che attesti che la futura mamma sia all’ottavo mese di gravidanza. Per presentare la domanda bisogna recarsi sul sito dell’Inps nell’apposita sezione usando lo Spid: per chi invece è poco pratico, può anche rivolgersi direttamente all’istituto previdenziale che fornirà le direttive.