Stanno arrivando i Bonus da 600 euro, come riporta money.it, per i lavoratori è in scadenza la domanda per riceverlo.
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Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza e a prevederlo è proprio il decreto Rilancio al vaglio del governo ancora in bozza.
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Il riferimento non è alle nuove indennità per autonomi, professionisti, co.co.co., stagionali del turismo, operai agricoli e lavoratori dello spettacolo, ma al bonus 600 euro partite IVA previsto per il mese di marzo per il quale in moltissimi già hanno fatto richiesta, bonus che ha creato non pochi problemi all’INPS nella gestione delle domande e per il quale si sono registrati ritardi nei pagamenti anche di un certo rilievo.
Il decreto Rilancio oltre a prevedere nuove indennità stabilisce anche la scadenza per la domanda del bonus 600 euro partite IVA.
Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza
Bonus 600 euro partite IVA: domanda in scadenza e a stabilirlo è la bozza del decreto Rilancio. In particolare ci riferiamo all’articolo 89 del testo provvisorio- Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 e al comma 13 che recita:
“Decorsi quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto si decade dalla possibilità di richiedere l’indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto-legge 17 marzo del 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, relativa al mese di marzo 2020.”
Non sappiamo quando entrerà in vigore il decreto Rilancio, ma passati 15 giorni da quella data non sarà più possibile fare domanda per il bonus 600 euro partite IVA di marzo del decreto Cura Italia.
Per chi l’ha fatta è previsto ad aprile un ulteriore bonus di 600 euro che a maggio diventa di 1.000 se si dimostra una riduzione del fatturato.
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Domanda bonus 600 euro in scadenza: ecco per chi
La domanda del bonus 600 euro è in scadenza per il mese di marzo e lo è per chi rientra negli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto Cura Italia. Il comma 13 si riferisce a:
liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS;
lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali;
operai agricoli a tempo determinato;
lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo.
Per avere conferma o meno toccherà attendere il testo ufficiale del nuovo decreto.
