INPS, Bonus 800 euro alle partite IVA: difficilmente arriverà ad aprile

Agli sgoccioli il nuovo Decreto che il Governo dovrà varare entro il mese di aprile, anche se molto probabilmente non sarà pronto prima di maggio, di conseguenza cambiare il nome, anche se i contenuti dovrebbero rimanere quelli indicati, ovvero l’aumento da 600 a 800 euro per il bonus partite iva.

Uno stanziamento di 15 miliardi di euro calcolato solo per il rifinanziamento dei mesi di febbraio e marzo, in cui sono stati erogati i primi soldi, che però non tutti avrebbero ricevuto, da quanto si legge sui social network, molte sono le lamentele di coloro che non hanno visto un soldo, nonostante abbiano avanzato la richiesta.

LEGGI ANCHE – Bonus 600 euro, Tridico: “Perdono per i disservizi, Cassa integrazione entro il 30 aprile”

IL BONUS DA 800 EURO

A questo giro, la spesa preventivata è di 7 miliardi di euro, per incrementare il bonus da 600 a 800 euro e dare un po’ di respiro in più ad autonomi e professionisti, inclusi iscritti ad ordini ed albi, nei mesi di aprile e maggio, prima della ripartenza del paese soffocato dalla crisi economica della quarantena obbligatoria per il Covid-19.

Da 3 a 5 miliardi dovranno essere stanziati ad allungare la Naspi per questi due mesi ai disoccupati a cui sta per scadere il sussidio e che non hanno altre prospettive lavorative, per l’indennizzo da erogare a colf e badanti regolari, e per istituire un Reddito d’Emergenza da erogare alle famiglie in base al nucleo dei componenti da 400 fino a 800 euro. Inoltre, saranno considerati gli oltre 3 milioni di lavoratori esclusi finora dai sussidi, inclusi coloro che non hanno un regolare contratto.

La spesa prevista per tutte queste operazioni di aprile, oscilla tra i 25 e i 27 miliardi, un vero salasso per le casse statali, che probabilmente dovranno essere rimpinguate con prestiti dall’Unione Europea.

LEGGI ANCHE – Bonus 600 euro a rischio: manca la copertura economica

Nel Decreto che verrà varato verso i primi di maggio, potrebbe rientrare la proroga di altri 15 giorni per il congedo parentale con la retribuzione al 50% e data la chiusura delle scuole che non ripartiranno probabilmente che a settembre, il bonus baby-sitter da 600 euro.

Su queste due misure non dovrebbero esserci problemi di copertura, assicurano i tecnici del Governo, visto che finora le richieste sono state decisamente modeste. Secondo i dati dell’INPS sono 66.571 le domande inoltrate fino al 20 aprile per il bonus Bay-sitter (di cui 44.070 già espletate) e 2028.515 istanze di congedo parentale, di cui 18.621 con pagamento diretto e 189.894 con anticipo dell’impresa e successivo conguaglio dell’INPS.

Recent Posts