Stanno arrivando i pagamenti per il Bonus da 600 euro, come riporta money.it, possibile per i lavoratori anche l’aumento a 800 euro.
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Tra news e smentite, è difficile tenere il passo della procedura che si dovrà seguire. Ma finché non verrà pubblicato il decreto Aprile (anche se ormai siamo quasi a maggio) non possiamo sapere con certezza quali misure ci sono, e come sono state strutturate.
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Dopo i problemi e i ritardi che hanno seguito l’erogazione dei 600 euro di marzo previsti dal decreto Cura Italia, è lecito chiedersi come funzionerà la procedura per l’indennità di aprile.
La situazione attuale in realtà è abbastanza confusa, visto che per il bonus di aprile, il cui importo dovrebbe essere aumentato a 800 euro, sembra che siano allo studio ulteriori requisiti, così da selezionare la platea di beneficiari.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri però, intervistato da Bruno Vespa durante il suo programma su Rai1, non ha fatto cenno ai nuovi criteri selezione, mentre ha chiarito che le prossime indennità verranno erogate in modo automatico per chi aveva già fatto domanda.
Bonus 800 euro partite IVA, nuova domanda per aprile?
L’indennità pensata come sostegno economico per le partite IVA arriverà anche per il mese di aprile, e l’importo sarà aumentato.
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Bruno Vespa, durante la puntata di Porta a Porta del 14 aprile, l’erogazione delle indennità di aprile avverrà entro la fine del mese.
Ma il ministro MEF non ha parlato solo delle tempistiche di erogazione: ha anche detto che chi ha già fatto domanda per il bonus partite IVA di marzo riceverà gli 800 euro (cifra definita “verosimile” dallo stesso Gualtieri) in modo automatico.
Dunque, chi ha già fatto richiesta all’INPS per il bonus riferito al mese di marzo dovrebbe esonerato dal fare una nuova domanda per ricevere il bonus di aprile.
Il bonus di aprile dovrebbe arrivare entro fine mese, così da recuperare il ritardo nell’erogazione della prima indennità.
Il ritardo, specifica Gualtieri, è da imputare al fatto che si è dovuto creare una procedura ex novo, apposita per il bonus, e non un per un rallentamento dell’Esecutivo, visto che il decreto è entrato in vigore il 17 marzo.
Bonus 800 euro partite IVA, nuovi requisiti per aprile?
Ritardi e procedure a parte, però, la questione che vogliamo sottolineare è un’altra: già da svariati giorni ci sono ipotesi di nuovi requisiti per il bonus di aprile.
Secondo una nota del responsabile Economia del PD Emanuele Felice ripresa dall’ANSA l’8 aprile, il Governo sta procedendo in direzione di un rafforzamento delle misure prese dal decreto Cura Italia: non solo per quanto riguarda l’importo, ma anche sulla selezione dei destinatari.
L’ipotesi delle scorse settimane era che il contributo di 800 euro verrà graduato “in base alla condizione economica e familiare”, lasciando intendere due nuovi possibili criteri di accesso:
un’effettiva riduzione del fatturato dovuta alle misure di contenimento del virus;
il numero di componenti del nucleo familiare.
Non ci sono state ulteriori conferme o smentite riguardo a questi nuovi criteri di selezione, e fino alla pubblicazione del testo del decreto di aprile non possiamo avere certezze sui nuovi requisiti necessari.
Se quindi l’ipotesi di ulteriori requisiti si fa sempre più concreta, com’è possibile che non si dovrà fare una nuova domanda, basata sulla certificazione delle carte in regola?
Sembra insomma che il bonus per le partite IVA stia prendendo la stessa piega dell’indennità per i professionisti, erogata dal Fondo del reddito di ultima istanza. Alla vigilia dei pagamenti, il decreto Liquidità ha introdotto nuovi requisiti, bloccando quindi l’erogazione dei 600 euro.
Nunzia Catalfo infine, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, in un post del 21 aprile sul suo profilo Facebook ha dichiarato che sta lavorando sul reddito di emergenza a basarsi sul numero di componenti familiari:
“Sto lavorando al Reddito di emergenza, prevedendo un meccanismo “a salire” in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Il Rem sarà solo uno degli interventi che faranno parte del decreto Aprile, il quale, oltre al rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali già previsti a marzo – compreso l’indennizzo per partite Iva, autonomi e stagionali che da 600 passerà a 800 euro – conterrà anche l’ampliamento dei congedi parentali per i genitori con figli e una indennità per i lavoratori domestici (colf e badanti).”
Non resta che aspettare il testo ufficiale del decreto, così da essere certi di quali saranno le prossime misure a sostegno del reddito delle partite IVA, come saranno finanziate e strutturate.