È di 228 articoli, 20 in meno rispetto all’ultima versione circolata, come riporta repubblica.it, il testo della legge di Bilancio per il 2021 da 38 miliardi che il Consiglio dei ministri ha esaminato in giornata, un mese dopo la prima approvazione “salvo intese” del 18 ottobre. L’approvazione è arrivata nel pomeriggio e il testo è atteso alla Camera “domani, al massimo mercoledì”, assicura Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Non c’è più tempo per modifiche in doppia lettura, visto che la manovra deve diventare legge entro il 31 dicembre. Per questo sarà emendata alla Camera, poi solo ratificata dal Senato (nel pomeriggio c’è stato anche un vertice Meloni-Tajani-Salvini per provare a trovare una linea comune sulla legge di bilancio).
Finito il Cdm, scoppia subito la polemica. I ministri si affrettano a spiegare le misure a colpi di cinguettii su Twitter. Mentre i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil fanno anticamera in attesa di essere ricevuti dal premier Conte, con oltre tre ore di ritardo. Alla fine il leader Uil Pierpaolo Bombardieri sbotta: “Il Governo ci chiama al confronto dopo l’approvazione della legge di Bilancio e dopo averla illustrata sui social. In coerenza con i metodi del governo anche noi diffonderemo subito le nostre posizioni e proporremo al governo lo streaming dell’incontro sulla nostra pagina Facebook”. “Era meglio un incontro preventivo”, incalza anche Maurizio Landini (Cgil).
Il premier Conte allora chiama i sindacati e si scusa. Ma poi, quando scopre di essere in diretta streaming sulla pagina Facebook di Bombardieri, si arrabbia e dice: “Ma lei è in diretta? Quando lo ha detto? Comunque noi non abbiamo nulla da nascondere”. E ancora: “Posso fare una domanda? La Uil ha mai scritto in passato una manovra con il governo? Io non ho mai parlato di concertazione. Io sono il presidente che ha più incontrato i sindacati nella storia, ma mai ho parlato di concertazione”.
Nel frattempo anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri commenta la manovra su Facebook e Twitter (mentre però l’incontro con i sindacati prosegue). “Risorse per la sanità, le imprese, il lavoro e in più un forte investimento sull’occupazione femminile e sul Sud, nasce il fondo per la riforma fiscale”, scrive. Poi ai sindacati anticipa la possibilità di fare ancora altro deficit: “La manovra potrà essere per certi aspetti potenziata. Rafforzeremo l’intervento sia sul 2020 che sul 2021 attraverso lo scostamento di bilancio. Una manovra così su investimenti, occupazione, equità non la si vedeva da molto tempo”.
Tra le norme principali, un fondo per le politiche attive da 500 milioni, stanziamenti aggiuntivi per il fondo a sostegno del diritto all’istruzione, una proroga al 2022 del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Nel capitolo pensioni viene meno il prolungamento dell’attuale stretta alle perequazioni al 2022, con l’esito che dovrebbe partire da quell’anno il meccanismo meno soft che prevede solo tre fasce per gli adeguamenti degli assegni.
Famiglia e asili nido
All’assegno unico per i figli under 21 – dal prossimo luglio – vengono destinati 3 miliardi nel 2021 e poi 5,5 miliardi dal 2022. “Ci sono stanziamenti ulteriori per l’imprenditoria femminile e per la decontribuzione riservata a chi assumerà donne”, spiega Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la Famiglia. Aumentano i fondi per gli asili nido comunali: 100 milioni nel 2022 e poi 300 milioni a regime. Rinnovato anche il bonus bebè per il 2021, in attesa che arrivi l’assegno.
Licenziamenti e Cig Covid
Prorogato il blocco ai licenziamenti fino al 31 marzo 2021. Finanziate altre 12 settimane di Cassa integrazione Covid, a carico dello Stato e senza costi aggiuntivi per le imprese. Il loro utilizzo va dall’1 gennaio al 31 marzo per le grandi imprese (sotto forma di Cig ordinaria) e dall’1 gennaio al 30 giugno per le piccole imprese (come Cig in deroga o assegno ordinario, a seconda del settore). Per le imprese colpite dal Covid si prevede un fondo da 4 miliardi.
Sgravi per assunzioni di giovani e donne
Le imprese che assumono giovani fino a 35 anni e donne avranno uno sgravio totale dei contributi. Uno sconto di tre anni per i giovani (quattro anni se al Sud). E due anni per le donne. Il Sud potrà poi contare anche sullo sgravio contributivo del 30% da applicare non solo ai neoassunti, ma a tutti i lavoratori in essere, sia permanenti che a termine. In manovra anche 100 milioni per l’apprendistato duale nel biennio 2021-22. “È una manovra importante e ambiziosa per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza”, commenta il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Reso strutturale il bonus da 100 euro per i lavoratori dipendenti fino a 40 mila euro di reddito, equivalente a un taglio del cuneo fiscale, cioè delle tasse.
Pensioni
Scompare la stretta sulla rivalutazione degli assegni all’inflazione, dopo le proteste dei sindacati. Dal 2022 – e non dal 2023, come il governo voleva fare – si tornerà a un calcolo più generoso. Rinnovati ancora per un anno Opzione Donna e Ape sociale, modalità che consentono di anticipare la pensione a categorie fragili o in difficoltà. Alle donne costrette a lavorare con contratti part-time verticali ciclici – impiegate solo in alcuni mesi nei settori stagionali, come l’agroalimentare – verrà riconosciuto, ai fini dell’anzianità previdenziale, l’anno per intero. Il contratto di espansione che le aziende possono usare per favorire il turn-over – lavoratori anziani prepensionati in cambio di giovani assunti – viene esteso anche alle imprese con almeno 500 dipendenti (fin qui era 1.000).
Reddito di cittadinanza
Aumenta di 4 miliardi dal 2021 al 2029 il fondo per il reddito di cittadinanza. La dotazione è incrementata di 196,3 milioni di euro per l’anno 2021 e circa 475 miloni all’anno dal 2022 al 2029.
Piano Transizione 4.0
Incentivi per le imprese che investono in beni strumentali e immateriali. Il Piano viene potenziato, con le misure prorogate per il prossimo biennio: valgono 24,8 miliardi. Tutti i crediti d’imposta sono prorogati per 2 anni, compresi quelli per Ricerca e sviluppo, innovazione e design. Prorogato anche il credito d’imposta Formazione 4.0, per cui diventano ammissibili anche le spese dirette per la formazione di dipendenti e imprenditori. Per tutti aumentano aliquote e massimali: nel caso dei beni strumentali si passa dal 6% al 10%, percentuale che sale al 15% nel caso di investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile.
Mezzogiorno e aree spopolate
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2022 il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Arriva inoltre un Fondo a sostegno dei comuni marginali per il finanziamento di interventi a supporto della coesione sociale e dello sviluppo economico nelle aree del Paese maggiormente colpite dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano particolari problematiche di attrattività per la limitata offerta locale di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche.
Fondi coesione Ue, 2.800 assunzioni
Le amministrazioni del Mezzogiorno che ricoprono rivestono ruoli di coordinamento, gestione e utilizzazione dei Fondi di coesione europei “possono assumere personale non dirigenziale in possesso delle correlate professionalità con contratto di lavoro a tempo determinato, nel limite massimo di 2.800 unità, e di una spesa massima in ragione d’anno pari a 126 milioni annui per il triennio 2021-2023, di durata corrispondente ai programmi operativi complementari e comunque non superiore a trentasei mesi”. Il ministro per il Sud Beppe Provenzano parla di “rigenerazione amministrativa per il Mezzogiorno.
Più risorse per l’istruzione
Arriva uno stanziamento aggiuntivo di 117,8 milioni nel 2021, di 106,9 nel 2023, di 7,3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e di 3,4 milioni per l’anno 2026 per potenziare e risorse del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi anche al fine di ridurre le diseguaglianze e di favorire l’ottimale fruizione del diritto all’istruzione, anche per i privi di mezzi.
Rafforzati uffici ricostruzione post-sisma
Nel 2022 arrivano 52 milioni di euro in più per la stabilizzazione dei contratti a tempo indeterminato negli rffici speciali per la ricostruzione post-sistema. Per il 2021 sono già previsti 30 milioni. “La disposizione – si legge nella relazione illustrativa – è volta ad incrementare di 52 mln di euro, dal 2022, le risorse del fondo finalizzato al concorso agli oneri derivanti dalle assunzioni a tempo indeterminato del personale con rapporto di lavoro a tempo determinato in servizio presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e presso gli enti locali dei crateri del sisma del 2009, del sisma del 2012 e del sisma del 2016, nonché gli Enti parco nazionali. Inoltre, viene posto a carico della presente legge l’onere dei 30 milioni per l’anno 2021”.
Nuove assunzioni di medici all’Inps
Prevista nella bozza della manovra l’assunzione di 189 nuovi medici legali all’Inps. “Per le esigenze di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, al fine di assicurare il presidio delle funzioni relative all’invalidità civile e delle attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale affidate, l’Inps è autorizzato, per il biennio 2021-2022, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali, ad assumere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, mediante procedure concorsuali pubbliche, per titoli ed esami, 189 unità di personale nella qualifica di medico di primo livello per l’assolvimento delle funzioni medico-legali di propria competenza, nei limiti della vigente dotazione organica. – si legge nella bozza – Ai fini dell’attuazione della disposizione, si legge, “è autorizzata la spesa di 6.615.000 euro per l’anno 2021 e di 26.460.000 euro a decorrere dall’anno 2022”.
Più borse di studio per l’università
Arrivano ulteriori 165 milioni nel 2021al fondo per il finanziamento ordinario delle università, con lo scopo di finanziare nuove ‘borse di studio per l’esonero parziale o totale dei contributi degli studenti universitari.
Confermato il Fondo per l’imprenditoria femminile
Come già nella bozza precedente, la manovra istituisce, presso il ministero dello Sviluppo economico, il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile”, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo, quantitativo e qualitativo, delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. La bozza che sta per approdare in consiglio dei Ministri stabilisce che, con decreto del ministro dello Sviluppo economico, adottato di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze e con il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente Legge, sono individuate la ripartizione della dotazione finanziaria tra i diversi interventi, le modalità di attuazione, i criteri e i termini delle agevolazioni previste dalla presente legge, compreso il rapporto di co-investimento tra le risorse pubbliche e quelle di investitori regolamentati o qualificati, incluse le azioni di controllo e monitoraggio. Il ministero dello Sviluppo economico può utilizzare le proprie società in house per la gestione e l’attuazione degli interventi previsti. La dotazione finanziaria del Fondo è stabilita in 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
Sport di base e servizio civile
Stanziati 50 milioni nel 2021 per lo sport di base. E 200 milioni nel biennio 2021-22 per il servizio civile “sempre più universale”, spiega Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport e delle Politiche giovanili. “Giovani e anziani potranno accedere gratuitamente alla pratica dell’attività fisica per migliorare la salute e il benessere. E poi, col servizio civile, 55 mila giovani nel 2021 e 56 mila nel 2022 potranno dedicare un quotidiano e prezioso contributo a favore dei territori e delle comunità”.