INPS, Bonus spesa 500 euro: potete chiederli immediatamente e come fare domanda

Sono in partenza in questi giorni i bonus spesa messi, come riporta trendonline.com, a disposizione dai Comuni e finanziati con 400 milioni di euro che il Governo Conte2 aveva riproposto con il decreto ristori-ter dopo la prima operazione avvenuta nel lockdown di marzo 2020. Le modalità di erogazione sono le stesse utilizzate nella prima fase, in accordo all’ordinanza n. 658 della Protezione civile del 29 marzo 2020. Ad erogare il bonus spesa è il comune che potrà concedere un voucher oppure potrà decidere di consegnare la spesa a domicilio a quelle famiglie che ne avrebbero diritto. L’importo varia in base alla composizione del nucleo famigliare ed alle condizioni lavorative, patrimoniali, reddituali e di ISEE. Ogni comune pubblica il bando per l’accesso al bonus spesa, il cui importo può arrivare fino a 500 euro.

Non essendo cambiate le regole, vediamo come poter richiedere i bonus spesa 2021.

A chi spettano i bonus spesa, nuovi sostegni economici
Per poter accedere ai bonus spesa, il nucleo famigliare deve dimostrare di essere in condizioni economiche svantaggiate tale da non avere capacità finanziarie per gli acquisti dei beni di prima necessità ed alimentari. Infatti il bonus spesa può essere utilizzato solo per acquistare beni alimentari e beni di prima necessità. Per poterli ottenere, ci sono però dei requisiti da rispettare. Ricordiamo che ogni amministrazione comunale può stabilire autonomamente le condizioni per erogare il bonus spesa. Generalmente verranno tenuti in considerazione i seguenti requisiti:

essere residenti nel Comune, ma anche domiciliati fuori dal proprio Comune di residenza;
come è costituito il nucleo familiare;
essere in possesso o meno di un patrimonio immobiliare (se si ha la casa in affitto o in proprietà);
le disponibilità economiche presenti sul conto corrente;
situazione lavorativa;
dichiarazione Isee;
eventuali aiuti percepiti dallo Stato.
Per una corretta e completa informazione sui requisiti si consiglia di visitare la pagina web del comune dedicata alle politiche sociali oppure di chiedere direttamente agli sportelli comunali. In linea generale, il bonus spesa spetta a quelle famiglie che non hanno percepito altri aiuti economici.

A quanto ammontano i bonus spesa
Il valore del voucher con il quale effettuare gli acquisti di beni alimentari e di prima necessità nei negozi convenzionati dal Comune, può andare da 100 euro a 500 euro. L’importo varia in funzione dei parametri indicati da ogni Comune ed in base ai requisiti sopra descritti. Ad esempio fino all’8 marzo era possibile fare la domanda per richiedere il bonus spesa 2021 nel comune di Milano. In questo comune l’importo del bonus spesa va da 300 euro nel caso di famiglie composte da un massimo di tre persone, a 700 euro se più numerose. Il bonus spesa è erogato mediante carta prepagata oppure tramite applicazione per smartphone.

Torniamo a impegnarci con gli aiuti alimentari – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti del Comune di Milano- . Sappiamo che la crisi sanitaria sta aprendo ferite anche nel tessuto socio-economico, e che sono molte le persone che con l’emergenza hanno subìto una pesante caduta del reddito, diventando così più vulnerabili.

Invece dall’8 marzo si possono richiedere i bonus spesa nel Comune di Albenga. La domanda va presentata fino al 22 marzo.

L’avviso – spiega Marta Gaia, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Albenga– è rivolto a coloro che, in questo anno di incertezza lavorativa e difficoltà economiche, si sono trovati nella condizione di non riuscire a soddisfare anche le più semplici necessità proprie e delle proprie famiglie. Invito tutti a leggere attentamente sia l’avviso sia il modulo, a verificare di essere in possesso dei nuovi requisiti previsti e compilare la domanda in ogni sua parte, pena l’esclusione. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta gli uffici dei servizi sociali per il grande lavoro che costantemente svolgono con grande professionalità e attenzione.

Come funzionano i bonus spesa
Dopo la prima esperienza di Aprile 2020, con cui l’ex Governo Conte aveva istituito un fondo da 400 milioni per sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia da Covid19, su forte richiesta dei Comuni, con il decreto ristori-ter, il fondo è stato nuovamente finanziato. Così a novembre 2020, sempre l’ex Governo Conte aveva rinnovato il fondo da 400 milioni di euro, destinato ai Comuni per poter erogare i bonus spesa oppure effettuare direttamente la spesa a favore dei nuclei famigliari più bisognosi. Il fondo è riparito tra i Comuni in base ad alcuni parametri. I soldi che spettano ai singoli Comuni sono determinati in base al numero di abitanti e all’indice di povertà. Inoltre, la scelta della platea di famiglie beneficiarie, le modalità di assegnazione e le procedure per fare domanda vengono stabilite da ogni sindaco in collaborazione con il proprio ufficio servizi sociali. Del resto i bonus spesa servono per distribuire i buoni spesa oppure per comprare e distribuire direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità alle famiglie povere.

Quando fare richiesta dei bonus spesa
I 400 milioni di fondo messo a disposizione a novembre 2020 ai Comuni per finanziarie i bonus spesa sono stati suddivisi tra i Comuni. Questi in autonomia decidono quando emanare i bandi. Per il 2021 diverse sono le città che hanno reso accessibile il nuovo bonus spesa, perchè hanno attivato il relativo bando. Per il 2021 al momento i bonus spesa si possono richiedere ad esempio nei Comuni di Napoli (il bando è scaduto), il Comune di Bari (è scaduto il termine per fare domanda), il Comune di Milano (bando in scadenza l’8 marzo), il Comune di Torino e il Comune di Venezia. E, ancora, i Comuni di Padova, Bologna, Bergamo, Rimini, Ancona e Potenza. Il sindaco di concerto con l’assessore alla politiche sociali emana il bando. Per questo motivo è consigliabile sempre consultare il sito istituzionale del proprio Comune oppure chiedere direttamente presso gli uffici delle politiche sociali.

Come si richiedono i bonus spesa
La misura di sostegno economico per l’acquisto di beni alimentari e prima necessità alle famiglie bisognose non destinatarie di altre misure di supporto, è regolata da un bando comunale, che differisce da Comune a Comune. Le modalità di richiesta del bonus quindi varia in base alla propria città di residenza. Le persone che vogliono richiedere i buoni spesa devono:

andare sul sito web del proprio comune e cercare la pagina dedicata ai buoni spesa;
verificare se si possiedono i requisiti per accedere ai buoni spesa;
procedere all’invio della domanda (richiesta dei buoni) secondo le modalità indicate.
Le modalità di richiesta o concessione del bonus spesa variano. Ci sono Comuni che hanno adottato la strada della domanda cartacea da inviare a mezzo mail. Altri che hanno predisposto una procedura online con la compilazione di un form. Altri Comuni ancora invece hanno direttamente individuato i nuclei famigliari bisognosi in base ai parametri fissati dallo stesso bando comunale.

Può essere presentata una sola domanda per nucleo familiare. Per conoscere la procedura per fare domanda è indispensabile visitare il sito web del proprio comune. Ogni Comune stabilisce una data di scadenza entro la quale fare richiesta.

Bonus spesa: come avere i nuovi sostegni e come spenderli
Le famiglie che hanno fatto domanda, ricevono dal proprio Comune la comunicazione di accettazione della domanda. Il Comune può decidere di comunicare singolarmente tramite mail o a mezzo telefono, oppure pubblicare una graduatoria anonima sul proprio sito in modo anonimo. Questo documento indica, generalmente, il numero della domanda (che è univoco), il numero dei componenti della famiglia, l’importo dei buoni spesa e lo stato in graduatoria (ammessi finanziati, ammessi non finanziati). Nel rispetto delle normative anti-Covid, i Comuni possono consegnare casa per casa la card con caricato il bonus spesa, oppure inviarlo in formato elettronico o facendo scaricare un app dedicata. In caso di fornitura diretta, il Comune consegna alle famiglie i pacchi con i generi alimentari e beni di prima necessità, direttamente ad esse.

I buoni spesa possono essere utilizzati presso i punti vendita e supermercati presenti nell’elenco pubblicato sul sito istituzionale di ogni Comune. Si tratta degli esercizi commerciali che hanno deciso di aderire a questa iniziativa di solidarietà. Tra i supermercati che accettano i buoni spesa ci sono, generalmente, Conad, Coop, Carrefour, Esselunga, Eurospin, Simply.