Inps, Corte Ue: tassare le pensioni degli ex dipendenti pubblici in Portogallo.
E’ il momento di tassare il più possibile per recuperare le economie necessarie a sollevare il paese. Sotto il mirino ci sono ora gli ex dipendenti pubblici in Portogallo.
Il regime tributario italiano risultante dalla convenzione italo-portoghese contro le doppie imposizioni sui redditi non viola i principi di libera circolazione e di non discriminazione.
I pensionati del settore privato e del settore pubblico saranno assoggettati a normative tributarie nazionali differenti.
I cittadini italiani, sono ex impiegati del settore pubblico italiano che godono di una pensione corrisposta dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps). Essendosi trasferiti in portogallo, nel 2015 chiesero all’Inps, con convenzioni Italo-Portoghesi, di godere delle agevolazioni fiscali offerte dal Portogallo.
L’Inps ha respinto le loro domande, ritenendo che tale normativa si applichi unicamente ai pensionati italiani del settore privato che abbiano trasferito la loro residenza in Portogallo. Questa opzione è disponibile solo per chi, da Italiano, abbia acquisito la cittadinanza portoghese.
Con la sua odierna sentenza, la Corte risponde in senso negativo alle due questioni.
La Corte ricorda la propria giurisprudenza secondo la quale gli Stati membri sono liberi per stabilire i criteri di ripartizione tra loro della competenza fiscale, e secondo la quale tali convenzioni non hanno lo scopo di garantire che l’imposta applicata in uno Stato.
Alla luce di ciò, non si può parlare di una discriminazione vietata.
Per gli Italiani che sono ancora interessati a sapere la loro situazione Inps, postiamo la pagina degli aggiornamenti del 30/4/2020
Se non siete al corrente dei bonus e di come la situazione si stia svolgendo con enormi rallentamenti, consigliamo di leggere questo articolo.
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