INPS, Decreto Rilancio: quando arrivano bonus e contributi

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta money.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

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Quando arrivano i soldi e i bonus previsti dal Decreto Rilancio? Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sono giunti i primi chiarimenti in merito alle tempistiche per gli accrediti e le modalità per fare domanda.

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Ecco tutte le novità in arrivo e le cose da sapere.

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In arrivo bonus 600 euro e contributo a fondo perduto
A partire da mercoledì 20 maggio e nell’arco di 2-3 giorni arriverà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i lavoratori autonomi e collaboratori che li hanno già avuti, ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un’intervista al Tg1.

Ha anche detto che da oggi si può fare domanda per il bonus 1.200 euro per baby sitter e centri estivi, e che a giugno arriveranno i soldi dei contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1.000 euro per i lavoratori autonomi.

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Pagamenti cassa integrazione
Restano ancora alcune incognite per quanto riguarda il pagamento della cassa integrazione: in tantissimi non hanno ancora ricevuto i soldi e si chiedono quando arriveranno. Il Decreto Rilancio prevede non solo la proroga di altre 9 settimane, ma rende anche più agevole e snella la procedura di erogazione. L’INPS anticiperà una parte dell’assegno del 40% entro 30 giorni. Come spiegato dal presidente Pasquale Tridico, le richieste presentate “diventeranno domande effettive solo dopo la fine del mese di richiesta, quando le aziende manderanno le ore di cassa effettivamente usate e gli iban dei lavoratori sui quali INPS paga”. La velocizzazione della procedura vale sia per la cassa in deroga che per quella normale, e sarà messa in campo dal 19 giugno perché, continua Tridico, “Ci vuole il tempo tecnico per predisporre il sistema, ma poi tutta la cassa verrà pagata molto prima”.

Quando arrivano i bonus del Decreto Rilancio

Il Decreto Rilancio, annunciato il 13 maggio e pubblicato in GU il 19 maggio 2020, è un testo di 256 articoli contenenti misure in materia di salute, sostegno al lavoro, all’economia e alle famiglie, per aiutare il Paese a risollevarsi dopo i danni subiti dall’emergenza coronavirus. Tra i più attesi troviamo il bonus baby sitter raddoppiato, il bonus da 600 euro per colf e badanti, il bonus mobilità fino a 500 euro per acquistare bici e monopattini; e ancora la proroga della cassa integrazione e il Reddito di emergenza per chi ha un Isee sotto i 15.000 euro.

Previsto un bonus autonomi 800-1.000 euro, riconosciuto in automatico ai co.co.co e alle partite IVA che hanno presentato domanda a marzo. Per il bonus da 1.000 euro, che spetta a chi dichiara di aver avuto perdite di fatturato fino al 33%, bisogna presentare apposita domanda.

Per quanto riguarda il bonus bici fino a 500 euro, moltissime persone stanno già provvedendo a comprare bici e monopattini prima ancora dell’uscita ufficiale del buono. Una nota del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha chiarito alcuni dettagli sulle modalità per richiedere e ottenere lo sconto, che è retroattivo e vale per tutti gli acquisti effettuati dal 4 maggio 2020 in poi. È bene sapere, però, che non sarà sufficiente conservare lo scontrino per dimostrare la spesa in quanto, spiega il MiT:

“Basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e, non appena sarà on line, accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del Ministero dell’ambiente e accessibile anche dal suo sito istituzionale”.

Ricordiamo che chi rottama il proprio veicolo inquinante può, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021, godere di un buono mobilità cumulabile con il bonus bici di 1.500 euro per ogni auto e 500 euro per motociclo rottamato.

Del bonus vacanze, incentivo destinato alle famiglie e ai songle con Isee fino a 40.000 euro che decidono di soggiornare in una struttura ricettiva in Italia, dagli agriturismi ai b&b, sappiamo che l’aiuto dovrebbe arrivare per l’80% sotto forma di sconto anticipato dall’esercente e per il 20% con detrazione in dichiarazione dei redditi.

Confermato per il 1° luglio l’ecobonus al 110% per ristrutturare casa gratis. Chi fa lavori volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici e della propria abitazione – dalla sostituzione di caldaie all’installazione di infissi, porte e impianti di riscaldamento, maanche lavori per la riduzione del rischio sismico, può godere di uno sconto in fattura da parte del fornitore che recupera come credito d’imposta al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.