Grazie all’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio 2021, la legge numero 178 del 30 dicembre 2020, è stata approvata, come riporta trendonline.com articolo di Viviana Vitale, a partire dal 1° gennaio 2021, una nuova indennità da parte del Governo italiano, destinata però soltanto ad alcune categorie di cittadini italiani lavoratori. Si tratta del bonus ISCRO, una nuova misura sperimentale che riuscirà ad aiutare tantissime famiglie che attualmente si trovano in una situazione economica di difficoltà, peggiorata di fatto anche in seguito all’arrivo dell’emergenza sanitaria provocata dall’esplodere dei contagi da Coronavirus, anche sul territorio italiano.
Così, mentre i cittadini italiani sono in trepida attesa per quanto riguarda il nuovo decreto-legge che sarebbe dovuto essere stato introdotto già durante le prime settimane del nuovo anno, arrivano finalmente delle buone notizie per tutti quei lavoratori italiani autonomi che risultano essere in possesso di partita IVA, grazie ad un nuovo bonus INPS dal valore massimo di 800 euro, che sarà erogato ai beneficiari che presentano determinati requisiti mensilmente.
In questo modo, la nuova misura economica, chiamata ISCRO, che sarà corrisposta da parte dell’Istituto INPS a seguito di apposita verifica dei requisiti, si configurerà come un’indennità di continuità reddituale e operativa, una sorta di cassa integrazione a cui potranno attingere quei lavoratori autonomi e quei professionisti che non risultano essere iscritti ad alcun Albo.
Dunque, al fine di aiutare queste categorie di lavoratori a comprendere al meglio la procedura richiesta per la presentazione della domanda per il bonus ISCRO, ecco una breve guida in cui saranno affrontate dettagliatamente tutte le informazioni ed indicazioni in merito ai requisiti di accesso al beneficio, agli importi che caratterizzeranno il bonus e alle modalità previste per poter farne la richiesta all’INPS.
Bonus ISCRO: cos’è e in cosa consiste l’indennità INPS
Secondo quanto previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2021, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio dell’anno nuovo, il Governo italiano ha approvato una nuova misura sperimentale, che prende il nome di bonus ISCRO.
Il bonus ISCRO altro non è che una misura di ammortizzatore sociale, e sta ad indicare una nuova indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, che l’Istituto nazionale della previdenza sociale provvederà a corrispondere, previa la verifica dei requisiti, a tutti quei lavoratori autonomi e professionisti che risultano essere in possesso di determinati requisiti.
L’obiettivo del bonus ISCRO è quindi quello di riuscire ad aiutare grazie ad un piccolo sostegno economico quelle categorie di lavoratori che non risultano essere iscritti ad alcun Albo, attraverso una sorta di cassa integrazione.
Come funziona il bonus ISCRO e quali sono le sue peculiarità
Il Governo italiano ha provveduto allo stanziamento di un fondo pari a ben 70,4 milioni di euro, in seguito all’introduzione della Legge di Bilancio 2021, che ha consentito di coprire tutte quelle spese che saranno destinate all’erogazione che dovrebbe avvenire da parte dell’Istituto INPS dell’indennità economica prevista dal nuovo bonus ISCRO.
Come detto in precedenza, questo contributo economico si configura quasi come una sorta di cassa integrazione a cui potranno accedere tutti quei professionisti che risultano essere in possesso di regolare partita iva, che non accedono ad alcuna pensione e che hanno registrato un calo del reddito.
L’importo del bonus ISCRO varia in relazione di una serie di dati, tra cui quelli ISTAT relativi ai prezzi dei beni di consumo. L’ammontare potrà assumere così un valore che potrebbe essere compreso tra i 250 euro agli 800 euro, che saranno corrisposti in favore dei beneficiari da parte dell’INPS con una cadenza mensile.
Inoltre, occorre sottolineare che questa indennità economica non concorrerà alla formazione del reddito personale dei beneficiari.
Chi saranno i fortunati che potranno accedere al bonus ISCRO
Secondo quanto stabilito dalla legge numero 178 del 30 dicembre 2020, la nuova Legge di Bilancio 2021, il bonus ISCRO che dovrà essere erogato da parte dell’INPS, è volto a sostenere quei cittadini italiani che abitualmente esercitano una delle attività incluse nella categoria di lavoro autonomo oppure che risultano avere un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, e che risultano essere iscritti alla famosa Gestione Separata.
A questo proposto, si rimanda all’articolo 53 del D.P.R. n. 917 del 22 dicembre 1986 in cui sono specificate tutte le attività considerate facenti parte della tipologia di lavoro autonomo, e all’articolo 2, comma 26, Legge numero 335 dell’8 agosto 1995 relativo alla Gestione Separata.
In particolare, oltre a dover essere iscritti alla Gestione Separata dell’INPS, chi intende presentare la domanda per accedere al bonus ISCRO dovrà essere in possesso della sua regolare partita iva, almeno da quattro anni.
Inoltre, i lavoratori che intendono beneficiare del nuovo bonus INPS dal valore massimo di 800 euro al mese, non potranno essere ne pensionati ne risultare essere assicurati da qualsiasi altra tipologia di previdenza.
I requisiti per poter accedere al bonus ISCRO di 800 euro
Come appena detto, la nuova Legge di Bilancio 2021, ha stabilito che l’Istituto INPS dovrà provvedere ad erogare l’indennità economica relativa al bonus ISCRO dal valore massimo di 800 euro, a quei lavoratori che effettuano un’attività di lavoro autonomo o un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
Tuttavia, sono state anche specificate alcune indicazioni in merito ai requisiti necessari affinché i cittadini lavoratori italiani possano essere considerati idonei al beneficio.
Allo stesso tempo, il bonus ISCRO che dovrà essere erogato da parte dell’Istituto INPS non è considerato compatibile neanche con il beneficio previsto dal reddito di cittadinanza.
Inoltre, non potranno accedere al bonus ISCRO neanche quei lavoratori che pur effettuando un’attività che rientra nel lavoro autonomo, risultano comunque essere iscritti ad uno degli ordini professionali disponibili.
La Legge di Bilancio 2021 ha anche specificato che l’indennità economica prevista dall’ISCRO potrà essere corrisposta soltanto a quei lavoratori che sono in regola con i versamenti relativi ai contributi obbligatori previdenziali.
Infine, un ultimo requisito è quello relativo al reddito del lavoratore autonomo, il quale potrà accedere al bonus ISCRO solamente nei casi in cui abbia registrato un’effettiva riduzione del reddito pari almeno al 50 per cento rispetto alla media dei suoi redditi relativi ai precedenti tre anni. Tale reddito non dovrà comunque mai superare la soglia dei 8.145 euro.
Chi rischia di perdere il bonus ISCRO
Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2021, per poter accedere al bonus ISCRO, i lavoratori autonomi che intendono beneficiare dell’indennità, al momento della domanda acconsentono automaticamente anche alla partecipazione ad alcuni corsi professionali di formazione, gestiti da parte dell’azienda ANPAL.
Per questo motivo, rischieranno di perdere il bonus ISCRO dal valore massimo di 800 euro anche tutti coloro che pur avendo tutti i requisiti necessari, si rifiutano di seguire i corsi di formazione professionali dell’ANPAL.
Inoltre, un secondo caso in cui vi è il rischio di perdere il bonus ISCRO è quello in cui il lavoratore autonomo decida di avviare la procedura dell’INPS volta alla chiusura della sua partita iva.
Come calcolare l’importo del bonus ISCRO
La nuova indennità economica dell’INPS, avrà un valore variabile compreso tra i 250 euro e gli 800 euro al mese, per una durata di sei mensilità.
L’ammontare totale dell’importo sarà dunque pari al 25 per cento rispetto all’importo dell’ultimo reddito, il quale è stato registrato da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ogni anno vengono effettuate puntualmente le rivoluzioni dei limiti relativi agli importi, sulla base dei diversi valori legati all’indice ISTAT in merito ai prezzi dei beni di consumo, alle famiglie degli operai e degli impiegati.
L’indennità ISCRO viene poi applicata sul reddito del lavoro autonomo, in riferimento degli stessi criteri e delle stesso modalità stabilite ai fini dell’IRPEF.
Come presentare la domanda per il bonus ISCRO
Al fine di presentare la domanda per poter accedere al bonus ISCRO, i cittadini italiani in possesso dei requisiti specifici richiesti, dovranno effettuare l’invio della domanda esclusivamente tramite la modalità telematica, consultando la piattaforma online dell’INPS.
È necessario poi che il lavoratore effettui una autocertificazione del proprio reddito relativo agli anni del triennio precedente a quello di interesse.
Per quanto riguarda la scadenza per la presentazione della domanda per ottenere il bonus ISCRO, questa è stata fissata al giorno 31 ottobre di ciascun anno.