Secondo quanto riportato dall’INPS, sarebbero quasi 7 milioni i lavoratori che, al 22 aprile, risultano come beneficiari dei vari ammortizzatori d’emergenza dovuti al Coronavirus, cassa integrazione e assegno ordinario, introdotti dal decreto Cura Italia. Di questi, quasi 4.3 milioni sono stati pagati tramite anticipo dalle aziende, con reintegra INPS, mentre per i restanti 2.4 milioni è scattato il pagamento direttamente dall’INPS, prevista dal dl 18 in modalità semplificata.
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Per la Cassa integrazione ordinaria, le domande da parte delle aziende pervenute all’INPS sono state 308.485 di cui 122.803 con pagamenti a conguaglio e 186.682 con pagamenti diretti; ad oggi sono state autorizzate 219.295 domande. Di richieste di pagamenti diretti all’Inps tramite Modello SR41, ne sono pervenute 56.769 per 218.500 beneficiari, di cui sono stati effettuati 19.902 pagamenti per 76.585 beneficiari.
Per l’assegno ordinario, le domande inviate sono state 152.382 per 2.4 milioni di beneficiari in totale. Per la cassa in deroga restano ancora non sciolti alcuni nodi, legati ai ritardi nell’invio dei dati da parte di alcune Regioni.
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Infine, l’INPS ha pubblicato il consueto osservatorio sui contratti, con febbraio con mese di riferimento: il mercato del lavoro è fermo, con un crollo dei rapporti a tempo e stagionali. Per la prima volta il saldo manualizzato, ovvero la differenza tra assunzioni e cessazioni nei 12 mesi, è negativo, pari a -31mila rapporti. Un dato che conferma l’avvenuto esaurimento del treno occupazionale positivo in corso dal 2015.