Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.
In seguito ad un nuovo messaggio n.2975 pubblicato dall’Inps, sono state annunciate le nuove disposizioni in materia dei tagli sui pagamenti destinati al reddito di cittadinanza.
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La comunicazione dell’Inps è volta appunto a mostrare l’applicazione dei meccanismi di decurtazione approvati con il decreto emanato il 2 marzo 2020, su richiesta del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, in concordanza con il Ministro dell’Economia e delle finanze.
Infatti, il seguente decreto n. 136 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno 2020, è volto a specificare le “Tempistiche per la fruizione del beneficio economico spettante ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza”, andando così a stabilire anche le modalità con cui si potrà effettuare l’attività di monitoraggio e di accertamento delle spese che i cittadini italiani hanno sostenuto attraverso l’utilizzo della Carta del reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza: cos’è
Il reddito di cittadinanza è un sostegno economico messo in atto dallo Stato italiano per permettere ai cittadini italiani in difficoltà economica di ottenere un reinserimento all’interno del mondo del lavoro.
Il decreto legge n.4 del 28 gennaio 2019 dispone che coloro che rispondono a specifici requisiti economici e di residenza, avranno diritto ad un beneficio economico che sarà usufruibile attraverso un’apposita carta di pagamento elettronica, definita Carta reddito di cittadinanza.
Il sostegno economico previsto per i cittadini italiani che hanno diritto ad accedere al reddito di cittadinanza, sarà erogato mensilmente direttamente sulla Carta, per una durata massima di 18 mesi, entro i quali è previsto un periodo di sospensione dei pagamenti di almeno un mese per poi avere la possibilità di richiederlo nuovamente.
Chi può usufruire della Carta del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza, regolato dal decreto-legge n. 4 del 28 gennaio 2019, è erogato ai nuclei familiari che rispondono a specifici requisiti economici, di cittadinanza e di residenza, che si trovano in situazione economiche di difficoltà.
A tal proposito occorre evidenziare i principali requisiti necessari affinché i nuclei familiari italiani possa richiedere ed usufruire del reddito di cittadinanza.
Innanzitutto è necessario che il cittadino che intende accedere al sostengo economico, sia un cittadino italiano o proveniente da uno dei Paesi appartenenti all’Unione Europea.
Tuttavia, per coloro che provengono da Pesi terzi, è prevista la possibilità di fare richiesta per il reddito di cittadinanza solo se in possesso del permesso di soggiorno a lungo termine o per soggiorno permanente o familiare.
Inoltre il cittadino italiano dovrà essere residente in Italia da oltre dieci anni, e negli ultimi due anni precedenti la data di richiesta per il sostegno economico, dovrà aver vissuto in Italia in maniera continuativa.
Congiuntamente, il decreto legge stabilisce che il cittadino italiano per poter accedere al reddito di cittadinanza sarà necessario che il nucleo familiare di cui è componente abbia un valore ISEE inferiore alla cifra di 9.360 euro ed un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero con un valore non superiore ai 30.000 euro. A tal fine non sarà presa in considerazione il valore della casa di abitazione del cittadino.
Per quanto riguarda invece il valore del patrimonio mobiliare questo dovrà essere entro il valore dei 6.000 euro per i nuclei familiari con un solo membro, di 8.000 euro per due componenti e 10.000 euro per nuclei con tre o più persone, con l’aggiunta di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo.
Cosa cambia con il nuovo decreto
Secondo quanto previsto dal nuovo decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a partire dal 1º agosto 2020, il reddito di cittadinanza sarà caratterizzato da un grande cambiamento riguardante il taglio sui pagamenti.
Con l’approvazione della norma infatti, è prevista una nuova decurtazione dei pagamenti destinati al reddito di cittadinanza, fino ad un massimo del 20%, per i casi in cui i cittadini italiani che hanno diritto al sostegno non usufruiranno per intero del beneficio.
La decurtazione del pagamento fino al massimo del 20% del totale avverrà nel mese successivo a quello in cui l’importo del reddito di cittadinanza non è stato speso o prelevato interamente.
Inoltre, con il nuovo decreto legge è stata approvata anche una nuova tipologia di decurtazione semestrale che va ad aggiungersi a quella mensile pari ad un massimo del 20% del pagamento.
Come funzionano i tagli mensili e semestrali
In seguito alla comunicazione da parte dell’Inps, il taglio mensile sui pagamenti destinati al reddito di cittadinanza sarà applicato:
Nel caso in cui il beneficio non venga interamente speso o prelevato nel corso del mese successivo all’accredito (con l’eccezione delle erogazioni arretrate), lo stesso viene decurtato fino a un massimo del 20%, nella mensilità successiva.
In merito alla decurtazione semestrale, è stato disposto anche un taglio sui pagamenti che sarà effettuato su cadenza semestrale dagli importi complessivi disponibili sulla Carta reddito di cittadinanza che non sono stati spesi o prelevati nel semestre. A tal proposito, è prevista un’eccezione per una sola mensilità di beneficio al netto di degli arretrati erogati nel corso dello stesso semestre.
Come si calcola il taglio sul pagamento
Attraverso il messaggio n. 2975 comunicato dall’Inps, sono state evidenziate anche le modalità di calcolo dei tagli e delle decurtazioni mensili che saranno applicati per tutti i cittadini italiani aventi diritto al reddito di cittadinanza, la cui Carta RdC avrà ancora disponibilità alla fine del mese di riferimento.
A tal proposito, è stato specificato che per calcolare il taglio mensile sul pagamento sarà necessario sottrarre dal saldo dell’ultimo giorno del mese, il valore totale del sostegno economico mensile.
Dunque se al giorno 31 luglio, il cittadino avrà ancora sulla Carta reddito di cittadinanza una disponibilità di 500 euro, ma il valore del sostegno economico stabilito è pari a 300 euro, sarà effettuata una decurtazione di 200 euro.
Tuttavia, il decreto legge ha stabilito un limite del 20% entro cui potrà essere effettuato il taglio del pagamento del reddito di cittadinanza, per cui in quel caso la decurtazione sarà di 80 euro a partire dal mese di agosto.
Come richiedere il reddito di cittadinanza
Per i cittadini italiani che intendono fare richiesta per il reddito di cittadinanza, possono inviare la domanda soltanto a partire dal sesto giorno di qualsiasi mese dell’anno, fino alla fine del mese stesso.
A tal proposito, sarà necessario inviare il modulo SR180 compilato attraverso Poste Italiane, i Centri autorizzati di Assistenza Fiscale o tramite modalità telematica accedendo al portale dedicato.
Inoltre, è fondamentale che il cittadino comunichi prontamente qualsiasi variazione della propria situazione lavorativa o di quella relativa ad altri componenti del proprio nucleo familiare. Per comunicazioni di questo genere, sarà opportuno compilare ed inviare i moduli SR181 e SR182.