INPS, Reddito di cittadinanza: verifica pagamenti

Reddito di cittadinanza

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

Il reddito di cittadinanza vedrà l’avvento di un’importante novità ad agosto, mese a partire dal quale saranno operate delle decurtazioni, secondo due diversi meccanismi.

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Reddito di cittadinanza: come funziona l’erogazione
Prima di vedere nel dettaglio cos accadrà, facciamo un piccolo passo indietro partendo da un messaggio diffuso oggi dall’Inps, nel quale si ricorda che il reddito di cittadinanza viene erogato attraverso la Carta Rdc e viene ordinariamente fruito entro il mese successivo a quello di erogazione.

In base a quanto previsto dal decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 giugno, a partire da agosto scatteranno due differenti tagli.

Reddito di cittadinanza: da agosto scattano due tagli. Ecco quali
Si avrà la decurtazione mensile nel caso in cui il beneficio non venga interamente speso o prelevato nel corso del mese successivo all’accredito, con l’eccezione delle erogazioni arretrate. In tal caso l’importo del reddito di cittadinanza viene decurtato fino a un massimo del 20% nella mensilità successiva.

La decurtazione semestrale prevede invece che dalla disponibilità della Carta Rdc sia tagliato l’ammontare complessivo non speso ovvero non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto e al netto degli arretrati erogati nel corso del semestre stesso.

Reddito di cittadinanza: come funziona la decurtazione mensile
Con riferimento alla decurtazione mensile, nel messaggio diffuso oggi l’Inps spiega che la verifica dell’effettiva spesa mensile viene effettuata attraverso il confronto tra il saldo disponibile sulla Carta Rdc nell’ultimo giorno di ciascun mese, al netto degli eventuali arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente, e il valore del beneficio mensile effettivamente erogato nel mese.

Nel caso in cui il valore del saldo, come sopra determinato, sia superiore al valore del beneficio erogato, la differenza è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo, ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

Da considerare che il valore massimo del taglio non può superare il 20% dell’importo mensile erogato e non speso.
Non c’è invece alcuna decurtazione se l’importo risulta inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro.

Reddito di cittadinanza: i dettagli sulla decurtazione semestrale
Per la decurtazione semestrale invece, al termine del semestre di riferimento si considera il valore del saldo al netto degli arretrati erogati nel corso dello stesso semestre di riferimento e al netto del valore del beneficio mensile effettivamente erogato nell’ultimo mese del semestre e dell’eventuale importo da sottrarre dalla disponibilità della carta.

Nel caso in cui il valore del saldo, così come determinato, sia superiore al valore del beneficio mensile massimo percepito nel semestre, la differenza tra i due valori è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

Anche in questo caso la decurtazione non opera se di ammontare inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro.

L’Inps precisa inoltre che la prima verifica della spesa semestrale avverrà il 31 gennaio 2021, con l’applicazione delle eventuali decurtazioni sulla mensilità di febbraio 2021.

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