Reddito di Cittadinanza: sono giorni di attesa, come riporta quifinanza.it, per tutti quei beneficiari che hanno perso il diritto al sussidio in quanto trascorsi i 18 mesi di fruizione.
Questi nel mese di ottobre non riceveranno alcuna ricarica; per molte famiglie si tratterà della prima volta – dopo un anno e mezzo – in cui non ci sarà un sostegno alla fine del mese, un grande problema specialmente per coloro che non avendo alcun componente impegnato in un’attività lavorativa non hanno altri redditi a cui fare affidamento.
Sarà un mese lungo, quindi, per quei beneficiari che hanno percepito l’ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza a settembre. Tuttavia, a questi è stata data la possibilità di chiedere il rinnovo del sostegno per altri 18 mesi (periodo massimo di fruizione), presentando una nuova domanda del Reddito di Cittadinanza.
Come chiarito dall’INPS con una circolare pubblicata nei giorni scorsi, la richiesta di rinnovo va presentata nel mese successivo (e non dopo un mese) a quello in cui è stata effettuata l’ultima ricarica da parte di Poste Italiane.
Di conseguenza, chi ha ricevuto l’ultima ricarica negli ultimi giorni di settembre ha potuto fare domanda per il rinnovo già la prima settimana di ottobre; parimenti, coloro che riceveranno l’ultima mensilità nel mese corrente (l’accredito è previsto tra il 26 e il 28) potranno fare domanda a novembre.
La domanda che chi ha presentato il rinnovo si sta facendo in questi giorni riguarda le tempistiche, ossia quando sarà possibile tornare a godere del sostegno economico. Proviamo a rispondere a questa domanda facendo chiarezza su quelle che sono le tempistiche solitamente previste per il riconoscimento del Reddito di Cittadinanza.
Reddito di Cittadinanza: quanto bisogna aspettare per l’esito della domanda di rinnovo?
Ovviamente la data in cui verrà reso noto l’esito della richiesta di rinnovo del Reddito di Cittadinanza dipenderà dal giorno in cui avete presentato la domanda.
Prima la farete, infatti, e prima riceverete la risposta tanto attesa.
Nel dettaglio, la normativa vigente prevede che il Reddito di Cittadinanza decorre dal mese successivo a quello in cui viene fatta la domanda. E dal momento che il rinnovo è come fosse una vera e propria domanda, quanto appena detto vale anche per coloro che hanno fatto la richiesta per fruire del sostegno per un massimo di altri 18 mesi continuativi.
Questi, quindi, torneranno a beneficiare del Reddito di Cittadinanza nel mese di novembre, con la data della prossima ricarica prevista sicuramente dopo la metà del prossimo mese. Ed è proprio dopo il 15 novembre che verrà reso noto l’esito della richiesta di rinnovo che comunque per la maggior parte dei richiedenti dovrebbe essere positivo.
Reddito di Cittadinanza: la richiesta di rinnovo può essere respinta?
D’altronde difficilmente i requisiti reddituali e patrimoniali sono cambiati con un solo mese e dal momento che l’ISEE presentato al momento della richiesta di rinnovo è lo stesso di quello preso in considerazione per l’ultimo mese di fruizione, non abbiamo motivo per credere che l’INPS respinga la domanda (salvo, ovviamente casi sporadici e particolari).
Ricapitolando: l’esito della domanda di rinnovo è atteso dopo la metà del prossimo mese e il pagamento della prima, nonché diciannovesima, ricarica del Reddito di Cittadinanza è previsto per la fine di novembre.
Reddito di Cittadinanza: niente nuova carta per chi chiede il rinnovo
La procedura non prevede, a differenza di quanto successo contestualmente alla prima domanda, il rilascio di una carta ricaricabile da parte di Poste Italiane. Dopo l’esito del rinnovo, quindi, non dovrete recarvi presso gli uffici postali per ritirare una nuova carta RdC; non dovrete far altro, infatti, che attendere la ricarica in quanto questa arriverà sulla vecchia carta.
Reddito di cittadinanza: con il rinnovo la carta è la stessa?
Ma attenzione: non sarà così per quei nuclei familiari che nel frattempo hanno scelto di cambiare il richiedente. In tal caso dopo l’esito della domanda si verrà convocati da Poste Italiane, per il rilascio della carta RdC intestata al nuovo titolare del sostegno.