Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori Tridico promette pagamento domanda.
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Bonus 600 euro: Pasquale Tridico, presidente Inps, si toglie il cappello e porge le proprie scuse. E cerca di scusarsi proprio con tutti, nessuno escluso, dagli utenti a tutti i membri del Parlamento. L’Italia affossata dall’emergenza sanitaria del coronavirus ha dovuto anche scontrarsi con i problemi causati dai disservizi dell’Inps. Nessuno si scorda il tracollo del sito nei primi giorni di aprile. Adesso Tridico, con (virtualmente) il cappello in mano e gli occhi abbassati, si scusa e promette che tutto procede a passo spedito. Ma soprattutto ribadisce che i disguidi che hanno bloccato il sito al primo aprile ormai sono un fatto del passato, e che l’Inps sta riuscendo ad erogare i primi bonus già dallo scorso 15 aprile.
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Nessuno si dimentica che il primo aprile è stata una giornata tutta da dimenticare. Molti utenti si sono catapultati sul sito dell’Inps per richiedere il bonus 600 euro per l’emergenza coronavirus, ma tutto è saltato. L’Inps ha dovuto addirittura bloccare il sito, perché venivano resi pubblici dei dati personali di utenti ignari. Chiedo scusa a tutti, ha affermato Pasquale Tridico, parlando nel corso di una videoconferenza in commissione Lavoro della Camera. Ma soprattutto ha spiegato come l’Inps, nonostante le difficoltà iniziali, sia poi riuscita ad erogare i bonus già dopo 15 giorni.
Bonus 600 euro: ma i problemi sono finiti
Ok, scuse accettate? Adesso procede tutto speditamente e possiamo dare una mano agli Italiani che sono terribilmente in difficoltà? Staremo a vedere. Anche se lo stesso Tridico comincia a fare i primi numeri e a sottolineare le nuove necessità. Secondo il presidente dell’Inps sono oltre 5 milioni le domande giunte, per un totale di 9,5 milioni di beneficiari. Tridico si impegna ad effettuare i pagamenti entro il 30 aprile. Tridico lo ribadisce specificatamente: promette fin da ora di pagare il resto dei provvedimenti del Decreto Cura Italia entro il 30 aprile. Compresa la Cassa Integrazione. Tridico comunque sottolinea che si tratta della cassa integrazione ordinaria, non di quella in deroga, per la quale, al momento, non sarebbero ancora disponibili tutti i dati provenienti da tutte le Regioni.
E’ anche vero, comunque, che in alcune Regioni la Cassa integrazione in deroga è già stata pagata: fino ad oggi sono stati spesi almeno 15 miliardi di euro, ma con il nuovo decreto di aprile ne serviranno molti altri. Tridico prevede che potranno servire almeno 25-30 miliardi per pagare la cassa integrazione e tutti gli strumenti a sostegno del reddito. Compreso il bonus 600 euro.
Tridico ha poi citato anche il reddito di emergenza, che è riservato agli esclusi dalle misure: potrebbero essere non meno di un milione di nuclei, quindi una platea di circa 3 milioni di persone per una spesa intorno ai 2 miliardi di euro, ma il Ministero del Lavoro sta lavorando, noi forniamo solo il supporto tecnico.
Bonus 600 euro: tutti i numeri del caso
Quante domande sono arrivate per il bonus 600 euro? Secondo i dati riferiti da Tridico sarebbero state presentate 4,4 milioni di domande. 3,5 milioni di queste sono già andate in pagamento. Altre 900mila, al momento, sarebbero in istruttoria, mentre quelle rifiutate sono 400mila: in quest’ultimo caso mancavano i requisiti necessari. Dobbiamo poi tenere conto anche delle domande di baby sitting, che sono 66.000, 208.000 domande per congedi parentali; 280.000 domande provenienti da aziende per cassa integrazione a 3,9 milioni di lavoratori; 139.000 aziende in assegno ordinario per 2,2 milioni di lavoratori, specifica.
Quali sono gli altri numeri. Tridico spiega che sono stati distribuiti 2 milioni di pin per accedere alle pagine personali. In questi giorni, poi, sarà resa disponibile la procedura per effettuare le correzioni: se gli utenti devono correggere l’Iban o la propria categoria, potranno farlo da soli. Da un primo censimento risulta che sono stati inviati ben 250mila Iban sbagliati, che non solo non risultano ma potrebbero essere anche fraudolenti. Tridico sottolinea inoltre che a chiedere il bonus 600 euro non possono essere consulenti del lavoro come commercialisti, ma solo i patronati.
Bonus 600 euro: dipendenti in smart working
Tridico sottolinea come lo sforzo dell’Inps in questi giorni sia davvero notevole. Anche perché molti dipendenti dell’ististuto di previdenza stanno lavorando in smart working. Trentamila dipendenti stanno lavorando in smart working, il 95% della forza lavoro dell’Inps.