Intolleranza e razzismo a “Torpigna”. Cosentino SI: colpa della politica

Bottigliate contro un indiano e due bengalesi, nel quartiere popolare della Capitale, Torpignattara. L’aggressione scaturita senza una reale ragione.

Nella sera di domenica 30 giugno un violento attacco ha scioccato il parco Giordano Sangalli in via dell’Acquedotto Alessandrino a Torpignattara. Dalla ricostruzione dell’accaduto sarebbe tutto iniziato con degli insulti all’indirizzo di alcuni giovani stranieri di seconda generazione. Un gruppetto di adolescenti romani li hanno presi di mira mentre stavano giocando a pallone con altri ragazzini. Dagli insulti, la situazione è degenerata e il gruppo dei provocatori è passato alle vie di fatto. Sono volate bottigliate che hanno colpito due bengalesi e un indiano, quest’ultimo colpito da una scheggia è rimasto ferito alla gola. Per il ragazzo è stato necessario l’intervento del 118 che lo ha trasportato in ospedale, dove è stato giudicato: non in pericolo di vita.

La critica politica

Non ci sono state denunce e nessuno è stato fermato o arrestato, ma i carabinieri stanno conducendo le indagini sulla base dei racconti delle vittime. Da Danilo Cosentino, segretario regionale di Sinistra Italiana è arrivata la critica a ciò che definisce “una brutale e sconvolgente aggressione a sfondo razzista”. Il Segretario ha aggiunto “Nella realtà del quartiere, gli atti di violenza sono praticamente quotidiani”. Precisando tuttavia che in questo specifico episodio emerge chiaro un sentimento di intolleranza, che, dice Cosentino, è drammaticamente in aumento.

Il commento del segretario regionale di Sinistra Italiana allarga poi le ragioni di certi comportamenti “alle politiche di destra, presenti nelle istituzioni di mezza Europa”. Questi sentimenti, spiega Cosentino, sono frutto delle idee razziste e dell’avallo all’intolleranza e al suprematismo.

Foto: turismo.it

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