Investito ragazzo di 14 anni all’Infernetto, il guidatore era ubriaco

Investito ragazzo di 14 anni all’Infernetto, il guidatore era ubriaco

L’Infernetto è sotto choc, in lutto per la morte di Mattia Roperto, investito e ucciso a 14 anni mentre stava attraversando le strisce pedonali, con gli amici, in via Cilea.

L’automobilista della Peugeot che lo ha centrato mortalmente è un ragazzo di 22 anni che successivamente è risultato risultato positivo all’esame tossicologico ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Secondo quanto si apprende ad attraversare la strada erano otto adolescenti che si erano incontrati per festeggiare l’ultimo giorno di scuola, erano sulle strisce pedonali. Due sono riusciti ad evitare la macchina, Mattia purtroppo no: è stato colpito e scaraventato a diversi metri di distanza.

Il giovane Mattia Roperto

Il giovane studente aveva solo 14 anni e ne avrebbe compiuti 15 a ottobre. Viveva con la sua famiglia non lontano dal luogo dell’incidente e stava semplicemente tornando a casa dopo essere stato a cena con gli amici di scuola.

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La famiglia non trova pace

Immediatamente dopo la tragedia, un cumulo di amici e residenti si sono riversati in strada compresi i genitori di Mattia. Le urla disperate dei familiari davanti al corpo steso sotto il lenzuolo bianco hanno riecheggiato per ore.

I Residenti purtroppo non sono nuovi a questi casi di Omicidi stradali “Qui corrono tutti, di notte ma anche di giorno”.

“Sono preoccupata e spaventata per il bene nei nostri figli che percorrono abitualmente, anche in bicicletta, le strade dell’Infernetto. Bisogna risolvere per sempre il problema di chi percorre queste strade come fossero un circuito di formula uno”,

Sul caso è intervenuto anche Carlo Rienzi, presidente del Codacons: “Con la ripresa degli spostamenti dei cittadini le strade di Roma tornano ad essere un ‘far west’, dove i limiti di velocità e le regole del Codice della strada vengono sistematicamente ignorate.