“Io posso entrare” Garantire l’ingresso ai luoghi pubblici ai cani guida

accesso ai cani guida

Uno dei disagi chi di si avvale del supporto di un cane guida è proprio legato a questo “compagno” irrinunciabile, all’animale infatti viene impedito l’accesso in diversi luoghi pubblici. Le cronache sono piene di episodi assurdi di situazioni dove chi si affida alla guida del suo cane viene di fatto bloccato all’ingresso di negozi, bar, ristoranti o eventi.

Roma ha avviato, già dallo scorso 7 maggio, una vera e propria battaglia contro queste “barriere” che inibiscono accessi e varchi a persone non vedenti con cane guida.

La campagna di comunicazione di Roma Capitale “Io posso entrare” si prefigge di informare e sensibilizzare sull’applicazione della legge 37/74 che prevede l’ingresso dei cani guida che accompagnano i non vedenti.

Un decalogo per il rispetto dei cani guida

La campagna “Io posso entrare” si avvale della collaborazione de i cani guida Lions. Il Servizio Cani Guida dei Lions nasce a Milano a 1959 per contribuire alla diffusione, alla conoscenza, allo studio e alla soluzione del problema dell’accompagnamento dei non vedenti per mezzo dei cani guida. La campagna fa seguito anche all’iniziativa dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di promuovere un decalogo per il rispetto dei cani guida. Già presente peraltro, all’ingresso dei Musei Civici Capitolini.

Un segnale chiaro

Già da un po’ i cittadini della capitale avranno avuto modo di notare adesivi e locandine con un disegno di un cane guida e con la scritta “Io posso entrare”. L’iniziativa è partita proprio ad iniziare dalle sedi dell’anagrafico di Roma, del segretario sociale, in diversi uffici comunali e nelle farmacie del circuito Farmacap. Sono però molte altre le attività e gli uffici che hanno fatto seguito a questa iniziativa collocando l’adesivo agli ingressi.

La legge c’è e va rispettata

L’appello è infatti rivolto alle tante realtà pubbliche e private, perché aderiscano alla campagna ed espongano all’ingresso degli esercizi questo speciale contrassegno. Sono tutti interessati: uffici o sedi di attività di varia natura, perché l’accesso nei luoghi pubblici dei cani guida sia garantito. La legge esiste da più di mezzo secolo, eppure c’è ancora chi si ostina a volerne ignorare la presenza. La legge sancisce, tra l’altro, che un cane guida possa entrare in qualunque esercizio pubblico e mezzo di trasporto. E’ esonerato dal pagamento del biglietto per i mezzi pubblici. Può accedere in spiaggia, nelle Asl e nelle Chiese. L’inosservanza della legge, nel corso del tempo, ha creato intollerabili disuguaglianze e disparità di accesso ai cittadini nella fruizione dei servizi.

L’obiettivo della campagna

La volontà è far superare anche ai più reticenti questa discriminazione. Si vuole ottenere che l’accesso dei cani guida con i loro amici umani in ogni struttura e sui mezzi di trasporto pubblico diventi un normale diritto civile. In altre parole si deve “navigare” verso il concetto di normalità alla presenza di un cane guida. Come può una società civile inibire varchi e accessi a qualcuno, perché questo è accompagnato da un cane utile alla propria autonomia e mobilità? I cani di questo tipo sono abituati anche a situazioni estreme, sono controllati e addestrati. Sono animali che non provocano disagio e sebbene possa sembrare una battuta: sanno comportarsi meglio di molti umani.

Foto: Roma Capitale