Iran, Celli: in piazza per difendere il diritto per le libertà e per solidarietà a donne iraniane

Anche la Presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli è scesa in Piazza del Campidoglio, al fianco delle consigliere e dei consiglieri capitolini, per manifestare vicinanza e solidarietà alle donne e al popolo iraniano.

Abbiamo sospeso per qualche minuto i lavori dell’Assemblea capitolina e siamo scesi in piazza per una battaglia che non ha eguali: il diritto per le libertà, a scegliere cosa si vuole essere. Abbiamo approvato un atto, insieme a maggioranza e opposizione, affinché arrivi questa solidarietà dall’Assemblea capitolina fino alle donne in Iran”.

Così in un post su Facebook la Presidente Svetlana Celli che nel corso della manifestazione, in segno di sostegno all’iniziativa, ha tagliato una ciocca di capelli.

    

Foto: Ufficio Stampa Presidenza Assemblea Capitolina

Mentre in una nota la Presidente della Commissione capitolina Pari Opportunità Michela Cicculli dichiara:

Oggi sono scesa in piazza del Campidoglio durante i lavori dell’Assemblea capitolina, insieme a consigliere e consiglieri, con l’assessora Monica Lucarelli e l’assessore Andrea Catarci, per portare la nostra solidarietà alle donne iraniane.

Da tempo il popolo iraniano, donne e uomini, lotta per il riconoscimento dei diritti fondamentali contro la limitazione delle libertà che ha colpito soprattutto la popolazione femminile libera e democratica. Le proteste si sono trasformate in una vera e propria ribellione dopo l’uccisione della giovane di origini curde Mahsa Amini, di 23 anni, avvenuta dopo l’arresto, che ha fatto esplodere la rabbia delle donne iraniane e la protesta popolare nelle piazze. La repressione del regime teocratico di Teheran è stata durissima e ha provocato ancora molti morti, feriti, arresti.

A una settimana dalla morte di Mahsa, un’altra ragazza simbolo della protesta, Hadis Najafi, 20 anni, è stata uccisa durante una manifestazione a Teheran. Nonostante questo la protesta continua e si estende, le donne iraniane non si sono arrese e hanno riempito le strade e le piazze trascinando giovani e uomini al loro fianco, trasformando la protesta per le violenze subite in una denuncia contro la repressione delle libertà individuali, contro la corruzione dilagante e gli aumenti dei prezzi e dell’inflazione che hanno ridotto in povertà milioni di famiglie.

L’iniziativa di oggi è stata l’occasione per esprimere sostegno e solidarietà alle donne iraniane e al popolo iraniano, per ribadire l’impegno per l’affermazione dell’autodeterminazione delle donne, della democrazia, dei diritti civili, sociali, economici e culturali universali fondamentali per la convivenza, il benessere, la sicurezza e la pace.

La manifestazione di questa mattina, quella di Amnesty International che si è svolta ieri sempre in Campidoglio, e le altre iniziative che si preparano in città, dimostrano che Roma può essere la capitale dei diritti, della solidarietà, della parità di genere

Abbiamo anche espresso la nostra solidarietà e vicinanza ad Alessia Piperno, la giovane romana arrestata  nei giorni scorsi in Iran, e alla sua famiglia. In Assemblea capitolina abbiamo poi approvato una mozione per rendere ancora più concreta questa solidarietà“.

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