La verifica trimestrale del Conto delle Amministrazioni pubbliche (AP), da parte dell’ISTAT, mette in risalto che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell‘1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%.
Conseguentemente a ciò si assume che la tendenza al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Questo quanto reso noto dall’Istituto che aggiunge:
« A fronte di un incremento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 2,1% ».
( deflatore: Vedi -> https://it.wikipedia.org/wiki/Deflatore_del_PIL )
Ma a far la voce grossa per le tasche degli italiani è l’aumento della “pressione fiscale” che sale di 1,3 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente raggiungendo così il 52,0%.
Pubblica amministrazione
Nel quarto trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, in rapporto al Pil, è stato pari al 5,2%.
Negativo il saldo primario -indebitamento al netto degli interessi passivi- che incide sul PIL del -1.9%
Positivo il saldo corrente, che incide sul PIL dell’1,5%.
Complessivamente, guardando l’intero anno 2020, l’indebitamento della pubblica amministrazione è stato pari al 9,5% del PIL mentre i saldi primario e corrente sono rispettivamente del – 6% e – 4,3%.
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