Corse tagliate e tratte rimaste scoperte per colpa dei contagi al personale. Questa la situazione in Italo, ma emerge anche chiara la questione della poca domanda e il conseguente aumento dei costi.
L’azienda chiede con una lettera al Governo, interventi con misure di sostegno economico. Misure che possono indicarsi ad esempio, sono lo sconto sul canone d’accesso all’infrastruttura, e in ogni caso, l’erogazione di fondi per compensare il danno.
Non è una minaccia ma…
Nella lettera Italo informa che se dovessero venire disattese le richieste ci sarebbe un’inevitabile adozione di “misure drastiche”. L’impatto ricadrebbe sul servizio per i cittadini ma si paventa pure lo spettro della fisiologica flessione occupazionale.
Le prime corse soppresse sono partite già dall’immediato con 6 servizi. Dal 14 gennaio poi i servizi che subiranno il taglio saranno 27 e di questi ben 21 saranno soppressi tutti i giorni, mentre altri 6 lo saranno in alcuni giorni della settimana. (martedì, mercoledì e giovedì).
In sintesi, a farne le spese saranno i cittadini, a meno che lo Stato non intervenga in solido. Una formula discutibile che tuttavia la Compagnia si dice costretta ad adottare visto il forte sbilancio dei ricavi.