IV Mun. Roma, ” Il degrado dell’area Verde di piazzale Loriedo resiste tenacemente “

Roma – Municipio IV

Il degrado dell’area Verde di piazzale Loriedo resiste tenacemente

Ogni quartiere dovrebbe avere il diritto di avere una zona verde che possa, solo con la sua presenza, gratificare i residenti. Un bel parco è lo spunto per la passeggiata, per staccare la spina dalle frenesie cittadine, per passare qualche minuto avvolti nel verde. Quando poi tutto intorno è ben curato e ordinato, arriva forte la gratificazione emotiva che solo un contesto simile può conferire.

Nel IV Municipio, questa funzione dovrebbe essere assolta (tra le altre) dall’area verde di piazzale Loriedo. Purtroppo però la condizione in cui è ridotta produce l’effetto contrario allontanando qualsiasi velleità di speranza di benessere indotto.

Recentemente è stata “messa mano” al ripristino del piccolo parco, investendo denaro pubblico e pensando ad innovazioni piuttosto che a rimettere in piedi ciò che non va.

Il brutto murale, molto discusso e pagato caro (10 mila euro) non riporta certo quest’area ad una condizione di ripulitura e rivalutazione. Sembra anzi essere un bel cappello indossato su un vestito sporco e lacero.

 

Cambiano le amministrazioni ma il degrado resiste imperterrito, quasi come fosse parte inclusiva dell’area, una sorta di disvalore aggiunto tanto per non far montare la testa agli abitanti, nel caso qualcuno dovesse supporre di vivere in un quartiere esclusivo e signorile.

Una bella cravatta su un vestito lacero

La street art, quando è ben realizzata, conferisce una parvenza di cultura e di gradevolezza estetica. Se però il contesto in cui sorge è svilente e in stato di abbandono, viene invalidato lo scopo, e tutto risulta incompatibile e grottesco.

 

Il giardino di piazzale Loriedo alcuni anni fa era un fiore all’occhiello del quartiere. La logica del ripristino avrebbe suggerito interventi diversi prima di pensare ad un murale tra sterpaglie e sporcizia che soffocherebbero qualsiasi rappresentazione. Seppure si fosse voluta la Gioconda di Leonardo, questa sarebbe apparsa come una popolana stracciona, dall’insignificante presenza invadente.

Con tanti pesciolini e tanti fiori di lillà…

Nella vasca un tempo c’erano le carpe, dei pesci che contribuivano con la loro presenza a rendere il giardino più vivo, addirittura elegante. Le fontane zampillano ora solo sul sito istituzionale del comune, dove campeggiano le foto dei tempi andati. La realtà è invece uno specchio d’acqua putrida, ferma, buona solo per ospitare zanzare (quand’è periodo) e legionella. Lo dicono i sopraluoghi dalla Asl.

La giunta della nuova amministrazione del IV municipio avrà in serbo una serie di misure per riportare dignità al parco? La domanda, per ora senza risposta, è rivolta da molti cittadini residenti nella zona, che intanto per consolarsi, vanno sul sito web del comune di Roma e cliccano sul IV Municipio per godere della vista delle fontane zampillanti nell’acqua limpida che fu.