La libreria di Rosario
Dante ci guida alla scoperta dell’Italia
L’autore ci dice di “essere stato in tutti i luoghi nominati da Dante del suo grande poema, un viaggio che desideravo fare da tempo e ho compiuto appena andato in pensione, tra il 2014 e il 2016.
Sono delle tappe separate tra loro e collegate ad aree geografiche diverse, e ogni volta ho interrogato la realtà che avevo davanti attraverso la citazione che Dante faceva del luogo, luogo che in qualche caso si rivelava simile a quanto descritto, deludente o anche bello perché mi ha permesso di incontrare opere d’arte meravigliose, coeve o di epoca successiva.
Ciò che capitava nel luogo che attraversavo era la realtà d’Italia attuale, con le sue contraddizioni ma anche con tutto il lascito del suo passato, la bellezza, la fatica, il lavoro umano accumulato nei secoli”.
Come ha realizzato questo viaggio ? “Per sapersi orientare bisogna toccare e interrogare i luoghi nella loro fisicità, utili le carte geografiche e lunghe camminate a piedi.
Nel medioevo si andava a piedi, a cavallo di un mulo e raramente da soli… Sarebbe bello rivedere Dante, autore sempre presente nell’immaginazione dei poeti contemporanei, che cammina da Firenze alla Romagna -la zona più frequentata da lui durante l’esilio- in un mondo segnato dalla violenza delle lotte di fazione”.