L come libri. Diario Semiserio di una ‘Miss Mal’ di Antonella Pollinzi

In compagnia di Antonella in questo diario non ci si annoia mai …

Antonella Pollinzi – Diario Semiserio di una ‘Miss Mal’ 

Antonella con questo suo Diario ci conduce e ci fa esplorare il suo mondo: è un itinerario nel quale la vediamo sempre in movimento e piena di tante iniziative, e ci sembra scorrendo le sue righe di stare in sua compagnia.

Da questo suo libro, che è stato curato dalla sua amica Arianna Fornasari, traspare la sua personalità vulcanica che non ha trovato ostacoli a ‘convivere con una malattia genetica rara’, come recita il sottotitolo, e come sottolinea Antonella nel titolo definendosi, una ‘Miss Mal’, che nel dialetto ferrarese sta per ‘Messa Male’.

Antonella pur riconoscendo la sua sofferenza che consiste in un precario equilibrio del corpo, ha sempre cercato di porre la sua condizione ‘di essere messa male’ a confronto di altre mancanze che altri possono avere, e fa piacere sentirle dire che in fondo lei è una fortunata, circondata dall’amore della famiglia e dei numerosi amici.

Il libro avvince per le descrizioni che fa parlando di un argomento cercando di dare una descrizione che comprenda tutto, come fa quando parla dell’amicizia o quando parla della sua passione per i dolci, allora Antonella fa una descrizione accurata a come ci si deve preparare per iniziare a fare un dolce e sciorina tutte le regole.

Sono simpatiche le sue elencazioni, danno un’idea completa di ciò che vuole dire meglio di qualsiasi discorso articolato.

In una paginetta, ad esempio, possiamo sapere quali sono tutte le sue passioni, le elenca una per una: Antonella ama far le torte, partecipare ai pigiama party, vedere e ascoltare i cd di Cristina d’Avena, vedere la Juve, fare le gite, guardare i cartoni animati e tante altre cose.

Antonella poi in tanti piccoli capitoletti parla in breve del suo mondo, della sua famiglia, delle amicizie degli animali.

Questo libro certamente è un Diario in quanto Antonella parla della sua vita e del suo mondo anche se l’esposizione segue la forma di un piccolo saggio, ma siamo sicuri che lei un vero diario lo tenga, fanno capolino tra le pagine del suo libro un’elencazione di date con tanti fatti accaduti in quei giorni.

In compagnia di Antonella in questo Diario non ci si annoia mai, anche il suo linguaggio ci attrae per le numerose invenzioni di parole e con quel gioco che lei fa col suono delle parole e alla fine del libro non poteva mancare un ‘Vocabolarietto’ curato dalla sua amica Arianna, dove sono elencate le sue parole della sua personalissima lingua. Allora facciamo tanti auguri ad Antonella Pollinzi, che il suo libro al quale ha dedicato tante cure possa essere letto da molti: un libro che contiene allo stesso tempo tante ‘piccole e grandi cose.

Antonella Pollinzi si presenta …

Prima di passare all’intervista abbiamo voluto ripetere la frase di presentazione che Antonella scrive sul retro del suo libro, frase piena di contenuti che rappresenta nella sua totalità quello che Antonella sente:

“Sono una ragazza ‘diversamente abile’: questa parola non mi piace per niente come ‘handicappato’, ‘spastico’ e ‘disabile’, quindi mi sono inventata la parola divertente ‘miss mal’ che, in dialetto ferrarese, significa ‘messo male’ ma può avere vari significati. Ad esempio: miss mal di soldi, miss mal di famiglia, miss mal di lavoro. Ma io non sono in carrozzina, sto in piedi! Poco, ma ci sto ahahahah. Sono nata con una ‘mancanza’, che per me è una malattia vera: non mi ricordo mai il nome (mamma ha detto che si chiama ‘atassia cerebellare’) che mi porta a non avere l’equilibrio e quindi ho bisogno sempre di una mano da qualcuno. Questo mio cavolo di cervelletto, che è rimasto piccolo, mi impedisce di orientarmi nello spazio e nel tempo”. (Antonella Pollinzi).

Ed ora l’intervista.

Perché hai deciso di scrivere questo libro?

Io ho scritto questo libro, metà diario e metà libro, innanzi tutto per un gioco mio per parlare delle mie angosce. Ho scritto questo libro per far conoscere la mia situazione e per parlare di me come persona, al di fuori della mia condizione di salute.

Ora che la tua opera è terminata sei soddisfatta?

Molto soddisfatta perché non credevo di essere capace di scrivere un libro, che cominciato come un gioco, mi ha preso la mano e da lì non mi sono più fermata.

Se ci sono state difficoltà nella scrittura e come le hai affrontato?

Non ho avuto difficoltà, ho incominciato a scrivere in un quaderno nel 2013, una mia amica, Arianna Fornasari mi ha aiutato a mettere a posto un po’ tutto. Poi alla fine l’ho presentato alla mia associazione di Ferrara, “Casa e Lavoro”, che aiuta a promuovere l’autonomia di noi ragazzi di ‘Miss Mal’. Questa mia associazione mi ha supportato nel progetto così che la presentazione è avvenuta il 13/12/2017 a Ferrara nella Sala Estense. Questa presentazione mi ha dato molta energia, in quel giorno c’era molta gente, tra cui la mia mamma e gli amici, che non erano al corrente del motivo per cui erano stati invitati, alla fine è stata per loro una sorpresa ed erano stupiti e contenti.

Pensi di scrivere ancora?

In effetti ho incominciato a scrivere un altro libro, che è sullo stesso argomento e che praticamente prende anche in considerazione questo periodo caratterizzato dal Covid.

Quali sono le tue aspettative nella tua vita di scrittrice?

Mi sto impegnando per questo lavoro e poi vedremo quello che verrà. Sono ottimista

BUONA LETTURA!

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