Raramente un testo rappresenta il ‘biglietto da visita’ di uno scrittore, che ci parla contestualmente della sua opera che della sua vita, questo è il caso delle ‘Novelle per diletto’, di Giuseppe Morreale, siciliano, che vive a Monterotondo da circa vent’anni
Giuseppe Morreale – Novelle per diletto
La prosa delle ‘Novelle’ è essenziale come il pensiero da cui deriva, e per questo lascia spazio all’immaginazione del lettore, che si lascia coinvolgere in una narrazione, che ha come scenari prevalentemente la Sicilia.
Il nostro scrittore ha vissuto una vita che lo ha portato lontano dalla sua terra, per motivi legati al suo lavoro ma è rimasto in lui questo senso di appartenenza, che manifesta nell’uso nelle sue Novelle di parole e locuzioni tipiche della lingua siciliana, al punto che alla fine del volumetto troviamo un glossario per chi si dovesse smarrire nella comprensione di questo linguaggio, che è siciliano, si, ma più specificatamente della provincia di Agrigento e particolarmente di Aragona, sua città natale.
Basta penetrare con interesse nelle pieghe del libro per vedere come lo scrittore descrive quel mondo fatto di gente semplice, che lui descrive con ironia, dove spesso possiamo incontrare ‘il furbo’, che veste i panni del politico, o la persona non istruita che a contatto con la cultura ne ha un’immagine distorta, che lui sottolinea con ironia, con una leggera vena di amarezza.
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Nel fare ciò lo scrittore tende a definire il carattere dei siciliani, ‘come archetipo’.
Questo mondo è intimamente vissuto da Giuseppe Morreale i suoi personaggi sono reali, perché la sua scrittura è ispirata, in certi punti a fatti autobiografici, così in certe novelle ci parla del padre o dello zio, e certi fatti sono realmente accaduti in quella Sicilia senza tempo che ci descrive.
Ciò non toglie che possiamo trovare nell’opera la riflessione su valori universali, e poi addirittura lo scrittore ci stupisce perchè una Novella porta il titolo in tedesco: lo scrittore non ci annoia, e anche in un diverso contesto ha il dono di attrarre il lettore e di stupirlo.
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Giuseppe Morreale dedica molta serietà e impegno alla scrittura e vive intensamente l’incontro con i suoi personaggi, e senza voler fare paragoni fuori luogo, si ha a volte l’impressione di trovare in lui qualcosa del carattere di Pirandello, di cui conosce e studia le opere.
Dopo questa opera, le Novelle, che lo scrittore considera il punto di partenza verso altre scritture, il suo impegno attuale è indirizzato ad approfondire i contenuti di ogni singola novella, facendo in modo che ognuna di esse possa diventare un testo più ampliato e quindi le sei novelle, con lo stesso nome diventeranno sei libri, il primo del quale si chiamerà “A SEGGIA DI PIRANDELLU”, come la novella.
Sinossi:
In questa raccolta di novelle, raccontate con un linguaggio semplice e genuino da Giuseppe Morreale, si fa luce su uno spaccato di Sicilia vero e inconfutabile, dove la “sicilianità”, appunto, fa da sfondo e diventa il filo conduttore delle vicende e dei personaggi di cui si narra.
Pubblicato su “I FATTI Area metropolitana” Roma Nord – Ediizione di Febbraio 2021
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