La Capitale verso il nuovo Piano Regolatore. Cenni principali

La Capitale verso il nuovo Piano Regolatore. Cenni principali

Roma sceglie il futuro, stop al cemento selvaggio, rivoluzione nelle regole urbane

La Città volta pagina con una scelta epocale, niente più speculazioni edilizie nelle aree agricole, incentivi per trasformare il tessuto urbano esistente e una stretta senza precedenti sugli affitti brevi nel cuore della Capitale. Il messaggio è chiaro: la città non può più permettersi di crescere a scapito della sua storia e della sua vivibilità.

Le nuove regole, frutto di una modifica radicale delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG), sono state annunciate il 14 febbraio dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia. Un cambiamento che arriva dopo un acceso dibattito, oltre 600 emendamenti e mesi di lavoro serrato per riscrivere il destino della Capitale.

Una città che cambia, un equilibrio da difendere

Il nuovo piano non è solo un elenco di norme, ma una dichiarazione di intenti, una battaglia contro il degrado e lo spopolamento. Ecco le principali novità:

  • Difesa del centro storico: stop alla fuga dei residenti, con regole più rigide sugli affitti turistici e incentivi per riportare le famiglie a vivere nel cuore di Roma.

  • Rinascita delle periferie: sbloccati oltre 200 progetti urbanistici, da anni bloccati nel limbo della burocrazia.

  • Guerra agli ostacoli amministrativi: procedure snellite per realizzare infrastrutture e servizi pubblici in tempi certi.

  • Un tetto per tutti: più alloggi a prezzi calmierati per studenti, anziani e categorie fragili.

  • Tolleranza zero contro il degrado: chi recupera edifici abbandonati sarà premiato, chi lascia marcire immobili subirà sanzioni pesanti.

L’agro romano

Il vero colpo di scena riguarda l’agro romano, il cuore verde della città, da oggi, nessun terreno potrà più essere sacrificato sull’altare del mattone. Il litorale sarà al centro di un piano di recupero delle spiagge, mentre i cinema storici troveranno nuova vita perché saranno convertiti in poli culturali.

Un accordo per la Città

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha dichiarato con fermezza: “Questa è una svolta senza precedenti. Gli interessi privati non potranno più prevalere su quelli della collettività. Oggi firmiamo un grande patto per Roma, che unisce istituzioni, forze sociali, imprenditori, associazioni e cittadini”.

La presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, ha definito la riforma un passo storico” per una Roma più moderna, vivibile e a misura di cittadino.

Ora la parola passa ai romani: fino al 7 aprile sarà possibile presentare osservazioni prima dell’approvazione definitiva. Il futuro della Capitale è in gioco.

Foto comune.roma.it

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