Il 2020 sarà l’anno della svolta per la Metro C. Programmati lavori fino al 2024 con cantieri che raggiungeranno Piazza Venezia fino a Saxa Rubra.
di Francesca Giarratana
Ancora una volta la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha scelto facebook per fare un importante annuncio.
In un lungo post ha scritto: “Forse in pochi si ricordano l’avvio dei cantieri della metro C. Sono passati più di dieci anni ormai. Noi abbiamo lavorato per andare avanti e scongiurare lo stop delle talpe: la terza linea metropolitana di Roma continuerà il suo percorso fino a Piazza Venezia, per arrivare almeno fino a Clodio-Mazzini. Lo abbiamo ribadito anche oggi insieme al ministro Paola De Micheli durante la visita al cantiere della metro C, uno dei più grandi in Italia”.
“Stamani siamo scesi a circa 30 metri di profondità, in quella che diventerà la fermata Amba Aradam/Ipponio, dove nascerà un’altra stazione-museo simile a quella che abbiamo aperto a San Giovanni – continua la prima cittadina di Roma –. L’idea è quella di chiedere sostegno al Ministero dei Beni Culturali in modo da creare un “sistema museale” con tutti i reperti ritrovati durante gli scavi.
Appena un anno fa siamo stati in questo cantiere. Qui le famose talpe hanno iniziato il loro viaggio per arrivare fino ai Fori Imperiali. Ora grazie al finanziamento da 10 milioni di euro che abbiamo chiesto e ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, continueranno a scavare fino a Piazza Venezia. Nel cuore della nostra città.
Oggi cittadini e turisti possono vedere già piccoli cantieri su via dei Fori Imperiali, i cosiddetti carotaggi: servono a verificare cosa c’è nel sottosuolo, per evitare “sorprese” durante gli scavi che ne rallentino la prosecuzione. Da metà gennaio partiranno anche a piazza Venezia Prove tecniche che ci permetteranno di stimare correttamente tempi e costi della futura stazione.
I romani chiedono che la metro C vada oltre Farnesina e arrivi fino a Saxa Rubra. Noi risponderemo alle loro richieste e cercheremo di fare di più: con il nostro Piano urbano della mobilità sostenibile vogliamo realizzare tram, linee metropolitane, ciclabili e altro ancora. Una nuova rete di opere per migliorare la mobilità a Roma, dalla periferia al centro”, conclude Raggi, che ha pubblicato anche un video del sopralluogo odierno.
Sono passati poco più di tre mesi da quando il governo, su spinta di sindacati e opposizioni in Comune, voleva commissariare il Campidoglio nella realizzazione della Metro C.
Tre mesi dopo, invece, ecco il sindaco Virginia Raggi e il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli annunciare – dal cantiere della stazione di Amba Aradam-Ipponio -la ripresa dei lavori.
Come si procederà? E’ prevista l’istituzione «di una cabina di regia per completamento della linea in tempi certi».
Questa struttura dovrebbe insediarsi subito; da gennaio al Ministero dei Traspori; Saranno coinvolti: Comune, Regione, ministeri competenti e aziende. E che dovrebbe risolvere nodi importanti sul futuro della terza metropolitana capitolina come la la ridefinizione del tracciato tra piazza Venezia e piazzale Clodio, e – ‘come richiedono i romani’, secondo la Raggi – un eventuale prolungamento della linea ‘fino a Saxa Rubra o a Grottarossa, ma sicuramente arriveremo a Farnesina’. L’aria è,dunque cambiata.
Dal canto suo il ministro De Micheli ha riferito l’impegno del governo per Roma: “Siamo interessati al miglioramento della qualità della vita nella sua Capitale, vetrina del Paese per il mondo. In questi giorni al Mit, in Conferenza di servizi, abbiamo anche stanziato 500 milioni di euro per le infrastrutture per la mobilità cittadine, come le future tranvie”
Intervenendo sulla cabina di regia ha dichiarato: “Metteremo tutte le istituzioni interessate intorno a un tavolo per trovare il modello di governance più adatto per completare le linee metropolitane della città, dovremmo darci anche dei tempi precisi”.
Ecco come si procederà. Guardando allo stato dell’arte, nel sopralluogo della Raggi e del Ministro, è stato confermato che da gennaio partiranno i carotaggi a piazza Venezia finalizzati alla costruzione della futura stazione. Il progetto definitivo sarà consegnato prima dell’estate del 2020 e sarà inaugurata non prima del 2024.
L’anno prossimo sarà aperto il “pozzo”, il nodo, di via Sannio che faciliterà il passaggio dei treni, mentre nel 2022 e nel 2023 taglio di nastro, rispettivamente, per le stazioni di Amba Aradam-Ipponio e Fori Imperiali. Con la prima che ospiterà anche i resti di una caserma romana
Il risultato è stato possibile grazie al dialogo e alla costante collaborazione tra Roma Capitale e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A metà dicembre il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato la modifica del perimetro della tratta T3 della linea C per portare le gallerie a ridosso del corpo della futura “stazione Venezia”, come previsto dal progetto presentato, a luglio scorso, da Roma Capitale.
Un’aspetto che destava preoccupazione per i romani è stato scongiurato l’interramento ai Fori Imperiali, i macchinari continueranno a scavare le gallerie di linea in direzione piazza Venezia.
L’impegno di continuare la realizzazione della terza linea metropolitana è stato ribadito dalla Sindaca di Roma , Virginia Raggi e dalla ministra Paola De Micheli in presenza anche dell’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese, il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno, il rappresentante legale di Roma metropolitane Giovanni Mottura e l’amministratore delegato di Metro C ScpA Fabrizio Di Paola.
Per quanto riguarda i tempi “Vogliamo dare ai cittadini una nuova metro funzionale e ben fatta” – ha concluso la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Infine, l’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese ha aggiunto “L’opera infrastrutturale più importante della città va avanti. Sono già iniziati i carotaggi in via dei Fori Imperiali, da metà gennaio partiranno anche le indagini in piazza Venezia. Indagini fondamentali che ci permetteranno di stimare correttamente tempi e costi. Entro la prossima estate completeremo il progetto definitivo della stazione Venezia. Cambiamo passo: per la prima volta avremo stime precise per evitare sprechi. Nel 2021 inaugureremo il pozzo di via Sannio, con la nuova croce di cambio tra i binari che permetterà di migliorare il servizio sulla tratta già aperta” .
I Fatti Area Metropolitana – Edizione Gennaio 2020