La difesa del prete positivo alla coca “Forse l’ho ingerita per errore”

Don Daniel è tornato alla sua parrocchia di Rivisondoli (L’Aquila) e non si può negare che il suo “rientro” abbia destato qualche stupore tra i fedeli. Anche perché del prete colombiano non si era più saputo nulla dopo l’incidente dei giorni scorsi, dove agli esami medici era risultato positivo alla cocaina.

Il legale

L’avvocato Gerardo Marrocco del Foro di Santa Maria Capua Vetere che tutela don Daniel, ha spiegato ai giornalisti che il suo assistito ha dichiarato di non aver assunto “volontariamente” sostanze stupefacenti. Il legale ha inoltre precisato che la cocaina può essere assunta non soltanto con “la sniffata”, dicendo che se l’ha ingerita “per errore”, allora è un’altra questione… Marrocco ha tenuto ad aggiungere: “Lo difenderò a spada tratta, soprattutto perché è un uomo di culto”.

Ironia sui social

Non sono mancati commenti ironici sulla vicenda e sulla tesi difensiva. Su tutti, quello di Osho, che su Instagram commenta: “Forse un’ostia tagliata male”. In effetti la spiegazione di aver ingerito per sbaglio della cocaina è piuttosto surreale. E’ difficile pensare che il prete abbia fatto confusione tra il barattolo del sale e quello dello zucchero e abbia preso della coca nel caffellatte. E poi, ammesso e non concesso che si sia trattato di ingestione involontaria, cosa ci faceva della cocaina tra le cose di questo uomo di culto?

Una semplice violazione al Codice della strada

L’avvocato minimizza e dice “il mio assistito non risponde di un delitto di rapina o furto. Sta rispondendo di una ipotesi contravvenzionale, una violazione del Codice della Strada. Va poi dimostrato che sia sia messo alla guida subito dopo l’assunzione di questa sostanza”.

Lo scontro contro il guardrail ma non ha coinvolto altre persone e il legale dice: “se viene dimostrato che è avvenuto a causa della cocaina, allora ben venga una sentenza di condanna”. Leggendo poi alcuni passaggi del referto del pronto soccorso l’avvocato incalza. “L’esame medico dimostra che don Daniel era vigile, pupille normoreagenti alla luce, orientato e non manifesta sintomi relativi alla recente assunzione di cocaina”.

Foto: caffeinamagazine.it

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