La ministra Santanchè cambia avvocato e l’udienza sui fondi Covid slitta

La ministra Santanchè cambia avvocato e l’udienza sui fondi Covid slitta

Un colpo di scena scuote il caso Santanchè: l’udienza preliminare destinata a decidere il suo destino politico e giudiziario sembra destinata a slittare. Domani, mercoledì 26 marzo avrebbe dovuto essere il giorno cruciale. Quello in cui la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, avrebbe affrontato il giudizio per l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Al centro della bufera, i contributi della cassa integrazione Covid destinati ai dipendenti della sua società, Visibilia. Ma adesso, dopo questa improvvisa svolta, le cose cambiano e domani la storia che si scriverà sarà diversa.

Nuovo avvocato, nuovo rinvio

A stravolgere il calendario processuale è l’ingresso di un nuovo difensore nel collegio legale della ministra. L’avvocato Salvatore Pino prende il posto di Salvatore Sanzo e, come consuetudine in questi casi, chiede il tempo necessario per analizzare gli atti. Un’istanza che appare inevitabile, ma che rinvia ancora una volta il verdetto tanto atteso: il possibile rinvio a giudizio di Santanchè.

La promessa delle dimissioni

Nel turbolento scenario politico, riecheggiano le parole della ministra pronunciate in Aula appena un mese fa, quando le opposizioni avevano tentato, invano, di sfiduciarla: “Farò una riflessione. Valuterò le mie dimissioni”. Un’affermazione che ora torna d’attualità.

Fratelli d’Italia si espone: “Lascerà l’incarico”

A ribadire il punto è il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami. In diretta su SkyTG24 ha lasciato intendere che, se il rinvio a giudizio dovesse diventare realtà, Santanchè potrebbe essere costretta a un passo indietro. “Non perché abbia governato male, anzi, i dati del turismo sono eccellenti, ma perché deve avere la possibilità di difendersi nel modo più sereno possibile”, ha precisato Bignami.

Una battaglia senza resa

Santanchè, dal canto suo, ha sempre mostrato determinazione. “Non intendo scappare”, aveva proclamato con fermezza. “Mi difenderò nel processo, nelle sedi giudiziarie”. Un segnale di resistenza, ma anche un’implicita consapevolezza di questa vicenda sulla sua carriera politica.

Il rinvio sembra inevitabile

Domani, la giudice Tiziana Gueli potrebbe limitarsi ad accogliere la richiesta dell’avvocato Pino e fissare una nuova data per l’udienza. Un ulteriore rinvio che allunga l’incertezza, lasciando sospesa una domanda che pesa come un macigno: La ministra sarà rinviata a giudizio? E, se accadrà, manterrà la promessa di dimettersi?

La politica trattiene il fiato, il verdetto è solo rimandato, ma intanto Daniela Santanchè continua a occupare un posto di ministro pagato dagli italiani.

Foto: mediasetinfinity.mediaset.it

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