Pace. Una parola che suona dolcemente, ma che viene usata troppo poco; l’uomo ha dedicato molti monumenti alla guerra, ai caduti, in tantissime città del mondo e soprattutto quelle italiane, che hanno visto la nostra nazione, e la Sicilia in particolare, affrontare in primo piano una delle più terribili guerre dell’umanità.
A Comiso tuttavia, si è deciso negli anni ’90, di offrire un luogo ed un simbolo di pace, un progetto consacrato il 7 luglio del 1997 per l’esattezza, dopo molti anni di lavoro da parte del monaco buddista giapponese, Morishita, che scelse un luogo che negli anni ’80, vide una moltitudine di persone da ogni parte d’Europa giungere per protestare contro la base missilistica nucleare.
Oggi la base non esiste più ed è stata convertita in un aeroporto civile internazionale, dando a Comiso un importante risvolto economico.
La Pagoda venne edificata sui Monti Iblei, dominando la piana di Comiso e l’ex base missilistica, alta 16 metri con un diametro di 15, è stata dipinta interamente di bianco, la cupola è sormontata da un pinnacolo e una nicchia ospita una statua dorata del Budda.
La Pagoda di Comiso è un monumento unico in Italia, ed è la quarta presente in Europa, mentre nel resto del mondo se ne contano all’incirca ottanta, e questo la rende straordinaria e unica, non solo in Sicilia, ma a livello nazionale, rappresentando non solo un monumento alla pace, ma anche un simbolo di scambio culturale e religioso, con una nazione tanto lontana come il Giappone.