La Parola all’erborista. ” … e fatte ‘na camomilla! “

La Parola all’erborista

Rubrica di erboristeria a cura del Dott. Francesco D’Ambrosio

…E FATTE NA CAMOMILLA!

Foto Wichipedia.org – Tavola botanica

Vi è mai capitato di sentire per strada, tra automobilisti, alla posta o al supermercato, qualcuno che in maniera molto diretta consiglia a chi si dimostra più agitato…”Ma fatte ‘na camomilla!”

E già perché pur non avendo alcuna conoscenza scientifica in proposito, tutti sanno, per tradizione culturale tramandata da padri e nonni, che la camomilla ha proprietà sedative.

L’uso della camomilla risale davvero alla notte dei tempi, può considerarsi uno dei medicamenti fra i più antichi. Gli Egizi la consacrarono al dio Sole in segno di riconoscenza per la sua efficacia. Ippocrate ne parlò nei suoi trattati e così Galeno, Alberto Magno e si ritiene che fosse utilizzata anche tra le milizie romane e tra gli antichi romani.

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È stata ed è una pianta di utilizzo comune sia per la medicina ufficiale che per quella popolare, era conosciuta per le sue virtù sia dai ricchi che dal popolo meno abbiente. Le due classi sociali la utilizzavano però con diversi scopi. I ricchi come blando sedativo, i contadini, ai quali di certo non mancava il sonno dopo una giornata nei campi, la usavano come antispasmodico contro le coliche addominali e pelviche. Tra i contadini era utilizzata addirittura nei dolori post-partum della madre e per le coliche gassose del neonato.

La Camomilla è una pianta erbacea che cresce in Europa, in particolare in Grecia e in tutta l’area mediterranea. In primavera-estate, fiorisce tra maggio e settembre, i campi si riempiono di Camomilla e sono cosparsi di questi fiorellini bianchi di 2-3 cm di diametro caratterizzati da un capolino molto grande giallo oro circondato da una quindicina di petali bianchi rivolti verso il basso.

Foto Wichipedia.org – Camomilla

Le Camomille…

Ci sono diversi tipi di camomilla ma in Europa le più diffuse sono quella comune (matricaria camomilla) e quella romana (arthemis nobilis). Quest’ultima è quella che più si usa in erboristeria poiché è la più aromatica e la più ricca di principi attivi.

Della pianta si raccolgono i fiori dove sono concentrate le sostanze essenziali. Infatti i fiori contengono un olio essenziale costituito prevalentemente da camazulene e dai suoi derivati: matricarina e bisabololo che hanno una spiccata azione antiflogistica ed antiallergica.

Quest’ultima in particolare è esercitata dagli azuleni. Nella medicina popolare infatti, la gente di campagna, amalgamava fiori di camomilla, cera d’api ed olio di mandorle ottenendo una pasta lenitiva per le dermatiti in genere e soprattutto per quelle dei bambini.

I principi attivo della camomilla, oltre all’olio essenziale, sono i tannini, delle sostanze amare, il potassio, la vitamina C, i flavonoidi e la cumarina. Questi ultimi due in particolare sono i responsabili della azione spasmolitica utile contro gli spasmi dolorosi sia dell’apparato gastroenterico che di quello uro-genitale.

Le proprietà della camomilla :

Molteplici sono le proprietà infatti ha azione aromatizzante, digestiva, antispasmodica, antiflogistica, sedativa, antinfiammatoria. È un buon cicatrizzante, antibatterico.

Per uso interno e quindi come infuso è utile per tutti i problemi digestivi (ulcere, acidità, nausea e vomito, gastroenterite, coliche gassose), raffreddamento ed asma (in alcuni casi e circostanze la camomilla romana può stabilizzare gli attacchi d’asma severi fino a che il trattamento di emergenza non sia disponibile), disturbi del sonno (può considerarsi infatti un blando sonnifero), disturbi del sistema nervoso (è anche un leggero calmante), crampi mestruali, allergie (gli azuleni contenuti nell’olio essenziale hanno la proprietà di bloccare l’istamina dei tessuti, tale azione spiega quella antiallergica). Ha un’azione anche ricostituiva sulla flora batterica per cui è indicatissima dopo periodi di trattamento con antibiotici e in tutte quelle circostanze che determinano l’alterazione della flora batterica.

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Ci permettiamo in questa circostanza di ricordare che in erboristeria è importantissimo il modo di preparazione di una tisana e di un decotto e il tipo di somministrazione di un’erba.

Questo perché in molti casi mi è capitato di osservare come uno sbagliato utilizzo di una pianta abbia determinato reazioni contrarie a quelle per le quali la pianta stessa era stata acquistata.

Nel caso della camomilla poi la correttezza della preparazione è fondamentale giacché può modificare la sua azione da sedativa ad eccitante del sistema nervoso. In alcuni casi può addirittura diventare abortiva.

L’infuso di camomilla va preparato versando sui fiori, già messi nella tazza, l’acqua bollente, poi si copre e si lascia in infusione per alcuni minuti. Sbagliatissimo quindi, come fanno molti, far bollire la camomilla nel pentolino con l’acqua!

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Per uso esterno e quindi nella vasca per il bagno, in forma di pomata o come olio essenziale la camomilla è utilizzata per molte forme di eczema cutaneo, per la pelle secca, nel trattamento della psoriasi, sotto forma di lavaggi per la disinfezione della bocca e per il mal di denti e come gargarismi  contro il mal di gola. Inoltre gli impacchi sono utili nell’arrossamento degli occhi e nelle congiuntiviti. In particolare un collirio di Camomilla ed Eufrasia da applicare 2/3 volte al giorno aiuta a tenere l’occhio pulito e svolge un’azione antinfiammatoria.

Impacchi di camomilla nelle congiuntiviti batteriche e, con aggiunta di ribes nigrum, in quelle allergiche aiutano a sfiammare gli occhi colpiti.

Sempre per uso esterno si può applicare sulle ferite nelle quali favorisce la cicatrizzazione. È un calmante per la pesantezza ed il dolore causato dalle emorroidi. Infine e per chi ama la bellezza è utilizzata per schiarire i capelli e donare loro un riflesso dorato molto luminoso.

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