La parola all’erborista. “Tarassaco: molto più che una semplice erbaccia”

La Parola all’erborista

Rubrica di erboristeria a cura del Dott. Francesco D’Ambrosio

TARASSACO: molto più che una semplice erbaccia

Foto wikipedia.org – Taraxacum officinale

Eccoci di nuovo al nostro appuntamento mensile. Spero abbiate fatto buone ferie, ma soprattutto che siano state rilassanti e rigeneranti. Lo so che a tavola vi siete lasciati andare, ma la Natura ha un rimedio per tutto. Oggi vi parlerò del Tarassaco che è considerato un po’ ovunque un’erbaccia, sicché è difficile considerarla obiettivamente per ciò che è: una pianta altamente nutriente, ricca di una reputazione medicinale più che millenaria.

Cercherò in questo articolo di modificare un po’ la credenza popolare e farvi conoscere le grandi proprietà terapeutiche di questa pianta.

I medici cinesi usavano prescrivere il Tarassaco sin da tempi antichissimi per trattare raffreddore, bronchite, polmonite, epatite, foruncoli, ulcere, lesioni interne. Essi impiegavano anche gli impiastri di Tarassaco triturato per curare le malattie del seno. I medici indiani della tradizione ayurvedica lo usavano in modo analogo. I medici arabi del X secolo furono i primi a riconoscerne le proprietà diuretiche. Nell’Europa del Medioevo si credeva nella dottrina dei segni, credenza secondo la quale le caratteristiche fisiche delle piante ne rivelavano anche le proprietà terapeutiche. In base a questa concezione, ciò che era giallo era associato alla bile gialla del fegato e considerato un rimedio epatico. Pertanto il Tarassaco conquistò in Europa una reputazione di rimedio contro l’itterizia e i calcoli biliari e nel trattamento della ritenzione idrica. Verso il XVII secolo era ormai così diffuso come diuretico, da essere chiamato “piscialletto”, dal francese “pissenlit”.

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In realtà alcuni erboristi del passato raccomandavano il Tarassaco per ogni cattiva disposizione del corpo. Il Tarassaco fu usato per tali e tante affezioni da diventare il rimedio ufficiale per tante malattie.

Oggi questa pianta è utilizzata nel trattamento della sindrome premestruale, nell’ipertensione arteriosa e nell’insufficienza cardiaca congestizia. Può inoltre aiutare a prevenire i calcoli biliari.

Diversi studi compiuti mettono in evidenza come l’azione diuretica del Tarassaco possa effettivamente contribuire ad alleviare la sensazione di gonfiore che caratterizza la sindrome premestruale. La sua efficacia è maggiore se viene assunto qualche giorno prima della sintomatologia.

Il Tarassaco sempre per questa azione diuretica, è indicato anche come coadiuvante nelle cure dimagranti in quanto favorisce l’eliminazione del peso dovuto ai liquidi trattenuti.

Ovviamente il solo uso dei diuretici, per il controllo del peso, per tempi lunghi è fortemente sconsigliato. Mi rivolgo quindi, a tutte quelle signore che alla fine di questa estate pensano che assumendo l’estratto fluido di Tarassaco butteranno via chili in eccesso urinando di più; questo è vero perché è innegabile l’azione diuretica della pianta, ma è pur vero che quei chili così facilmente eliminati saranno i primi ad essere ripresi. Infatti, il peso perso solo grazie all’azione dei diuretici viene quasi sempre ristabilito, in quanto, il corpo, composto in grande misura di acqua, finisce con l’avvertire la mancanza di liquidi e compensa lo squilibrio riducendo l’emissione di urina. Inoltre, l’uso dei diuretici per lungo tempo provoca un esaurimento delle riserve di potassio che è un nutriente essenziale per il corpo.

Per fortuna questo non accade nel caso del Tarassaco in quanto la pianta stessa ne è ricca ed è sufficiente il consumo di un po’ più di frutta e di verdure fresche per evitare eventuali carenze.

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Come consiglio sempre, per calare di peso è più adeguata una dieta alimentare in cui proteine, grassi e carboidrati (tutti necessari per il buon funzionamento del nostro organismo) siano proporzionalmente bilanciati ed aiutare con integratori il buon funzionamento del metabolismo, senza mai dimenticare una costante attività fisica associata.

Avendo questa grande capacità diuretica il Tarassaco è fortemente consigliato in tutti i casi di ipertensione arteriosa o insufficienza cardiaca congestizia. Ovviamente il suo utilizzo deve sempre essere controllato soprattutto in quelle persone che già stanno facendo terapie farmacologiche mirate.

Tra le altre proprietà del Tarassaco c’è quella antimicotica, già perché recenti studi hanno dimostrato che questa pianta inibisce la crescita della candida, il fungo responsabile delle infezioni vaginali.

All’inizio dell’articolo vi ho descritto il Tarassaco come una pianta altamente nutriente. Non è un errore di stampa ma una vera e propria caratteristica di questa erba. La dose di Tarassaco per una tazza di infuso, infatti contiene 7000 unità internazionali di vitamina A, vale a dire una volta e mezza la razione dietetica raccomandata, più di quanto se ne troverebbe in una carota. Il Tarassaco contiene inoltre anche vitamina C. Le vitamine A e C svolgono un’azione antiossidante, contribuendo a prevenire i danni cellulari che sono la causa dell’invecchiamento e in alcuni casi della cancerogenesi.

Una particolarità, le foglie fresche di Tarassaco possono essere aggiunte alle insalate per dare un tocco di gusto o essere utilizzate in minestre o stufati.