La Polizia scopre su Telegram rete di pedofili. Arrestato anche un prete

Gli agenti della Polizia di Stato, nella giornata di lunedì 14 ottobre, hanno eseguito numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale, in una vasta operazione contro la pedopornografia online. L’operazione, denominata “La Croix”, è coordinata dalla Polizia Postale e dalla Procura della Repubblica di Torino. Avviata oltre 6 mesi fa, grazie a investigatori infiltrati in una rete di pedofili attiva su Telegram.

3 arrestati e 29 denunciati

Tre persone sono finite oggi agli arresti, e altre 29 sono state denunciate a piede libero per la diffusione e promozione di contenuti pedopornografici. Tra gli arrestati, che risiedono nelle province di Milano, Cagliari e Benevento, si trovano una persona delle forze dell’ordine e un religioso. Le indagini hanno seguito l’attività di un utente che, alla ricerca di materiale illegale, condivideva informazioni e tracce digitali raccolte da altri utenti. L’uomo aveva assunto paradossalmente il ruolo di una sorta di “giustiziere”. Gli agenti sotto copertura hanno così scoperto le chat in cui erano scambiati video e foto di abusi sessuali, spesso utilizzando codici cifrati. Tra il materiale c’erano vere violenze sessuali.

Tracce digitali

I dati raccolti e analizzati dagli investigatori hanno permesso di ricostruire le tracce digitali lasciate dai responsabili, riuscendo a identificare 33 utenti. Questi utenti sono stati denunciati, nelle città di Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Palermo, Catania, Bari, Venezia e Trieste. Tra le persone indagate risulterebbero: professionisti, operai e studenti, tra cui anche ragazzi molto giovani. Gli investigatori hanno sequestrato i dispositivi elettronici come computer, telefoni cellulari, tablet, pen drive, hard disk. Sequestrati anche account email e profili social, per verificare l’eventuale presenza di ulteriori reati.

Foto tratta dalla pagina Facebook: Commissariato di PS online