Nove studenti hanno voluto utilizzare la tecnologia dell’intelligenza artificiale per scopi non proprio didattici. L’astuto gruppetto ha pensato bene di caricare in rete cinque foto delle compagne di scuola e anche quella della professoressa, poi, grazie ad un software, le hanno trasformate in immagini hard che ritraggono le ragazze e la docente completamente nude in un contesto non certo edificante.
La diffusione attraverso i social e le chat
Il rapido passaparola che ne è seguito ha fatto si che le foto rimbalzassero sui vari social e chat. Chi non sarebbe incuriosito di vedere la propria insegnante in atteggiamento a luci rosse? Questa pubblicità ha creato sgomento e indignazione tra gli studenti e le famiglie. La situazione poi è definitivamente precipitata quando la “foto fake” della prof è apparsa anche su alcuni siti web dedicati alla diffusione della pornografia.
I nove “geni” ora sono nei guai
Forse hanno voluto osare, producendosi in una goliardata, oppure volevano colpire le vittime. Indipendentemente dalla motivazione che ha indotto i nove ragazzi di una scuola media di Latina a compiere questo pessimo esperimento con l’uso della IA, adesso di loro si interessa la Procura.
La Procura di Latina
Si vanno a configurare alcuni reati che ora la Procura dei minori di Latina valuterà nei confronti degli autori della pubblicazione delle foto artefatte. Resta di importanza basilare proteggere l’identità dei ragazzi minorenni ma è anche essenziale sottolineare che deve essere fatta giustizia di fronte ad un fatto così grave. L’applicazione che ha reso possibile tutto ciò è disponibile su Telegram, questo induce a pensare a quanto sia fondamentale porre attenzione all’educazione digitale dei giovani. Una volta che questi contenuti sono condivisi più e più volte, diventa praticamente impossibile il controllo ed il contenimento di ulteriori condivisioni.
Foto: commissariatodips.it