La protesta di Legambiente “Roma soffoca nel traffico”

Roma, via Nazionale si tinge di giallo, quello delle bandiere di Legambiente, al grido di “liberate Roma dal traffico inquinante”. Roma sta soffocando. Il traffico la stringe in una morsa soffocante, l’inquinamento avvelena l’aria, e ogni giorno la città eterna diventa sempre più ostaggio delle auto. Questo è in sintesi il messaggio degli ambientalisti. A ridosso del primo Forum nazionale della mobilità, Legambiente richiama l’attenzione al dramma quotidiano che riguarda tutti i cittadini: strade congestionate, incidenti senza fine, un cielo offuscato da un velo di smog sempre più spesso. Il tempo stringe, e l’inerzia non può più essere un’opzione.

Un inferno di traffico

La Capitale lotta per respirare. Ogni giorno, 1,8 milioni di auto si riversano sulle sue strade, paralizzando la città in un caos senza tregua. 66 auto ogni cento abitanti: un’epidemia di metallo e fumo che soffoca le sue arterie. Il biossido d’azoto, silenzioso e letale, si insinua nei polmoni di chi la abita, mentre le polveri sottili superano i limiti di sicurezza, trasformando l’aria in un nemico invisibile.

Attivarsi subito

Legambiente ammonisce: la Città ha solo cinque anni per abbattere le concentrazioni di PM10 del 19% e di NO2 del 32%. Occorre però un’azione decisa e immediata, altrimenti questa scadenza diventerà un miraggio irraggiungibile. E mentre la Capitale continua a muoversi come se nulla stesse accadendo, il tempo scorre inesorabile.

Il tram è la chiave di volta

La speranza che si fa strada tra i fumi dello smog è il progetto della tranvia Termini-Vaticano-Aurelio. Un’infrastruttura moderna, necessaria, capace di ridisegnare la mobilità del centro storico. Eppure, il rischio è dietro l’angolo: che tutto resti impantanato nella palude della burocrazia, come già accaduto troppe volte. “Fermare questo progetto dopo anni di studi e confronti, sarebbe un delitto”, denuncia Amedeo Trolese, responsabile mobilità di Legambiente Lazio. “Roma non può più permettersi di essere un fiume di traffico senza sbocco. Serve coraggio, serve una rivoluzione”.

Ma il tram non basta. La città ha bisogno di una trasformazione radicale, un’onda d’urto che ribalti il modello attuale.

  • Espansione della rete metropolitana.

  • Potenziamento del trasporto pubblico locale.

  • Ampliamento della Fascia Verde e delle ZTL.

  • Creazione di Zone 30, piste ciclabili e aree pedonali.

  • Aumento dello sharing mobility e delle intermodalità bici-treno.

“Roma è il fanalino di coda rispetto alle altre capitali europee” dice Trolese. “Se continuiamo a investire sulle strade per le auto anziché su tram e metropolitane, saremo condannati a un futuro di immobilità e aria irrespirabile.”

Il Forum della Mobilità: gioca una partita decisiva. Un’intera giornata per affrontare il problema che rischia di soffocare Roma, con tre momenti chiave:

  • L’analisi sulle sfide di Parigi 2030 e il loro impatto sulla mobilità urbana.

  • Un focus sulle tranvie e l’infrastruttura delle colonnine di ricarica elettrica.

  • Il punto sulla riconversione ecologica del settore automotive.

Per Legambiente, il tempo delle parole è finito. “Roma deve spezzare le sue catene di metallo e diventare una città per le persone, non per le auto,” conclude Trolese. “Non possiamo più aspettare. Il futuro si decide adesso”.

Foto: Cittadini Ecologisti