Gualtieri promette reteizzazioni e agevolazioni per l’accesso al credito ma non transige sul pagamento delle nuove licenze che costeranno 73 mila euro.
La protesta
Nella giornata di ieri, martedì 30 luglio, inscenata una protesta sotto al Campidoglio da parte dei sostituti taxi di Roma. Alcune decine di autisti si sono radunati per chiedere ancora al sindaco di rinunciare al pagamento delle mille licenze taxi che saranno messe a bando tra pochi giorni. Il costo per diventare tassisti è infatti piuttosto oneroso: 73mila euro. I sostituti contestano il pagamento per due ragioni: le licenze sono sempre state gratutite e stanno per arrivare 2 mila licenze NCC senza alcun costo.
Il bando
Sebbene la giunta abbia già approvato il nuovo bando taxi, la pubblicazione sta slittando da almeno una settimana. I sostituti hanno così approfittato per organizzare una manifestazione di protesta per far pressione sul sindaco, anche se le speranze non sembrano possano concretizzarsi.
Ricevuti i delegati in Campidoglio
Alla manifestazione erano presenti il consigliere di FdI, Federico Rocca e il deputato presidente del partito romano, Marco Perissa. Le richieste rivolte al sindaco sono state di trovare una soluzione adeguata. Verso le 13, l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè ha ricevuto una delegazione dei sostituti. Questi sono poi stati ricevuti anche da Roberto Gualtieri nella Sala del Carroccio.
La nota del Campidoglio
Il campidoglio nel pomeriggio ha diramato una nota dove viene assicurato un “accesso agevolato al credito” e la “rateizzazione dei costi della licenza”. La nota tuttavia precisa che gli oneri per il titolo restano confermati e non saranno previsti sconti sull’ammontare dovuto.
Il Comitato sostituti taxi
Da Pierpaolo Macioci, presidente del Comitato sostituti taxi “Massimo Marziale” di Roma Capitale arriva l’annuncio dell’intenzione di impugnare il bando. “Siamo contenti che il sindaco ci abbia ascoltati, ma delusi che non si voglia rinunciare al titolo oneroso”. Macioci ha detto: “il sindaco promette agevolazioni e rate ma restiamo scettici. La battaglia continua, vogliamo licenze gratuite e considereremo il ricorso al bando”. “Sindaco e assessore non hanno compreso appieno la problematica”, ha concluso il presidente.
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