La scioccante “sepoltura celeste” le immagini (sconsigliato ai sensibili)

La Sepoltura Celeste è una forma di rito tibetano per smaltimento dei cadaveri. Essa prevede lo scuoiamento del corpo che viene divorato dagli avvoltoi, successivamente vengono sbriciolate le ossa per un secondo passaggio.

La pratica venne vietata dalla Cina negli anni ’60 Ma poi fu di nuovo legalizzata negli anni ’80 per la necessità di smaltire i corpi in una zona dove è difficile scavare a causa della conformazione rocciosa.

Il Tomden, un maestro buddhista,  esegue il rituale scuoiando il corpo con un’ascia, esponendo le viscere e accendendo un fuoco con bacche di ginepro per attirare gli avvoltoi.

Il Tomden richiama gli ucceli al grido di “shey shey”, ovvero “cibatevi cibatevi”, una volta che essi hanno spolpato fino alle ossa il corpo, il maestro provvederà a frantumare quello che rimane con un martello di pietra.

Le ossa, il cervello all’interno del cranio vengono frantumati e spappolati, mescolati con farina d’orzo per un ultimo pasto degli avvoltoi.

Al di là del significato pratico c’è dietro anche un significato spirituale, la sepoltura celeste rappresenta la morte come episodio del tutto naturale, parte dell’eterno ciclo delle rinascite.

Secondo la cultura buddhista, il corpo è un solo un mero involucro che permette di compiere il viaggio della vita.

Alla morte generalmente i lama svolgono la pratica del Phowa il “trasferimento della coscienza”, in presenza della persona morta, lo spirito abbandona il corpo che di conseguenza rimane vuoto e non ha alcuna necessità di essere conservato.

Lasciare il proprio corpo in pasto agli avvoltoi è un atto finale di generosità da parte del defunto nei confronti del mondo della natura che crea un legame con il ciclo della vita e facendo questo il defunto ripaga i suoi debiti con gli esseri di cui si è cibato in vita.