Il Tar dopo la sospensione del provvedimento della Asl, conferma la decisione. La sospensione termina oggi, giovedì 18 agosto, e la Asl Roma1 concede alla “Sfattoria” solo due maiali d’affezione, per gli altri circa 140 esemplari la mattanza sarebbe inevitabile.
Le decisioni della Asl di alcuni giorni fa:
La logica illogica
Quello che va ribadito è che si tratta di tutti animali provenienti da situazioni di stress e maltrattamento, sono animali sani, controllati, chiusi in recinti e iscritti all’anagrafe. Quindi la logica quale sarebbe? Vanno uccisi perché non si sa mai? E’ un po’ come voler carcerare tutti i componenti di una famiglia perché uno di essi è un delinquente, perciò meglio sbattere in galera anche figli, cugini e nipoti, perché magari potrebbero delinquere…
La peste suina: prevenire è meglio…
Nel ricovero di Roma Nord potrebbero quindi essere uccisi tutti gli ungulati (meno due), nel rispetto della norma per il contenimento della peste suina. Solo che lì, alla Sfattoria, la peste suina non c’è manco a volerla cercare. I giudici del Tribunale amministrativo regionale sostengono però che non ci sono delle ragioni serie per una deroga alle misure. Quali siano queste ragioni serie, non è dato saperlo.
Intanto l’udienza collegiale per decidere sulla fase cautelare è fisata al 12 settembre. Quel giorno la Asl deciderà sulla possibilità di mantenere in vita due esemplari, sempreché siano garantite le condizioni idonee e gli accorgimenti necessari. E anche in questo caso è corretto precisare che “gli accorgimenti necessari” esistono già per tutti gli ungulati nella Sfattoria, ma come detto, questo sembra non interessare…
Le associazioni animaliste Enpa, Leidaa, Lndc, Leal, Tda e Oipa hanno espresso l’auspicio che non si arrivi all’abbattimento degli esemplari che vivono in una fattoria dove non esistono focolai di Psa. (Come lo stesso Tar ha rilevato). Le associazioni sperano anche che l’Asl permetta la produzione di documenti alla controparte al fine di arrivare ad un contraddittorio equo. L’aspettativa è di trovare da parte dell’Azienda sanitaria locale, la volontà di arrivare a soluzioni alternative per salvare animali sani.
Il video della Sfattoria su quanto sta succedendo
Il parere dei legali delle associazioni animaliste
Secondo gli avvocati che seguono il ricorso delle associazioni “Il decreto accerta che l’azione amministrativa è stata eseguita in violazione dell’art. 12, co. 2, del Regolamento (UE) 2020/687. Pertanto ha sospeso l’efficacia del provvedimento di abbattimento dell’8 agosto 2022”. Poi, sempre come illustrato dai legali, è stato imposto all’Asl il monitoraggio dello stato di salute degli animali della Sfattoria degli ultimi, per valutare se sia necessario il loro abbattimento. Non c’è di fatto l’autorizzazione agli abbattimenti, ma solo la disposizione per l’Asl di compiere nuovi accertamenti.
“In merito alla diversa lettura che l’Asl ha diramato, stiamo considerando un’istanza di modifica”, hanno infine dichiarato gli avvocati delle associazioni animaliste.
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