La stazione di Fara Sabina e i pendolari della pipì

stazione

Una delle stazioni ferroviarie di importanza rilevante per il quadrante laziale della Sabina è certamente quella di Fara in Sabina nel territorio di Passo Corese. A questa stazione accedono moltissimi passeggeri diretti a Roma. La tratta che percorre quei binari consente di arrivare fino a Fiumicino, passando per la stazione Tiburtina (importante snodo ferroviario della capitale).

Il percorso del treno regionale Tocca importanti aree di Roma e arriva fino ad Orte.

Orte, Gallese Teverina, Civita Castellana-Magliano, Collevecchio-Poggio Sommavilla, Stimigliano, Gavignano Sabino, Poggio Mirteto, Fara Sabina, Piana Bella di Montelibretti, Monterotondo-Mentana, Settebagni, Fidene, Nuovo Salario, Nomentana, Tiburtina, Roma Termini, Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Villa Bonelli, Magliana, Muratella, Ponte Galeria, Fiera di Roma, Parco Leonardo, Fiumicino Aeroporto.

Non ci sono servizi igienici

Come si evince dal lungo elenco delle località servite da questa tratta ferroviaria, è evidente che l’affluenza sia piuttosto corposa. Ci si aspetta quindi che alle stazioni siano disponibili per i viaggiatori i servizi essenziali. Eppure per la stazione di Fara in Sabina non sono previsti bagni pubblici. A dire il vero i bagni ci sono e sono anche stati ristrutturati, ma da oltre 5 anni l’accesso è impedito al pubblico.

Una volta ristrutturati dalle ferrovie, sono stati dati in gestione al Comune di Fara Sabina, ma evidentemente l’amministrazione comunale preferisce preservarne l’integrità alla stregua di un’opera da tramandare nei secoli ai posteri.

stazione bagni chiusi

Spiegazioni surreali

Alle domande rivolte al personale delle ferrovie sul motivo di questa chiusura, le risposte sono state destabilizzanti: “li hanno chiusi perché dentro andavano a drogarsi…”. Forse queste motivazioni sono di carattere e interpretazione personale, e magari nulla hanno di ufficiale, ma sentirsi rispondere così, suscita la sensazione di essere vittime di una di quelle candid camera, dove qualcuno è vittima di una situazione paradossale.

Le proteste dei viaggiatori non sono mai mancate in questo ambito, ma è chiaro che restano inascoltate. Così in caso di bisogno ci si deve industriare ed eleggere a cesso temporaneo un angoletto di muro che si presta allo scopo, oppure un albero, o ancora, ci si nasconde tentando mimetizzazioni militari, nel piccolo fazzoletto di verde alla destra della Stazione. Sono soluzioni indecenti e indecorose alle quali tuttavia debbono ricorrere coloro che hanno bisogno di un bagno pubblico e che si aspetterebbero di trovarlo alla stazione.

L’autostazione Cotral

Vicino alla Ferrovia c’è l’Autostazione del Cotral, anch’essa ristrutturata da relativamente poco tempo. E’ stata finalmente creata una sala d’aspetto dalla quale si può parlare col responsabile per ottenere informazioni sulle corse. Nella sala sono presenti i distributori automatici di bevande calde e fredde e di snack e merendine, c’è il monitor che indica gli arrivi e le partenze, ci sono addirittura le prese USB per ricaricare i telefoni. Insomma un’operazione di restyling in piena regola che ha interessato anche il piazzale degli stalli dei pullman e l’introduzione di una biglietteria automatica.

Arrivano anche i bagni pubblici

Mancavano i bagni, e sono stati creati anche quelli. L’accesso si ottiene inserendo il biglietto della corsa in un tornello simile a quelli della metropolitana che consente l’apertura della porta. Anche il servizio di pulizia è efficiente e la stazione è ora ben pulita ed ordinata.

Così succede che i viaggiatori dei treni, in caso di necessità siano costretti ad approfittare dei bagni dell’autostazione dei bus Cotral.

Non c’è naturalmente niente di male, se non si considera che bisogna avere un biglietto Cotral per l’accesso e, bisogna farsi una breve camminata per arrivarci, e poi tornare alla stazione dei treni.

Il bagno disponibile è uno solo, più un altro riservato ai disabili. La speranza quindi è di non trovare nessuno se non si vuol mettere in conto di perdere il treno… I più resistenti confessano che per evitare questo disagio “tengono duro” fino all’arrivo del treno e poi corrono nel bagno delle vetture ferroviarie, sperando di trovarlo operativo e non occupato!

Le diversità della gestione di questi servizi, ferroviario e di trasporto su gomma, sta probabilmente nelle competenze del Comune. La stazione ferroviaria fa parte del territorio di Fara Sabina (RI), mentre l’autostazione Cotral è insita nel territorio di Montelibretti (RM). Questa paradossale situazione ha così generato un nuovo tipo di pendolarismo. Quello dei viaggiatori che dalla provincia di Rieti si spostano verso la provincia di Roma per andare in bagno. Sono i pendolari della pipì…