La questione dei rifiuti, ormai da tempo, è diventata un elemento che accompagna le nostre vite. Cassonetti evoluti, contenitori intelligenti, raccolta differenziata, etichette che indicano dove conferire i materiali di scarto, come ad esempio, gli imballi. Poi l’immancabile lotta al riciclo, al compostaggio, alla biodegradabilità, al recupero… Quando si getta qualcosa ci assale la sindrome del criminale latente e ci sentiamo quasi in dovere di mangiarlo ‘sto rifiuto, pur di non rischiare di sbagliare contenitore.
Tutto ha un costo
Naturalmente sebbene viene da scherzarci sopra, c’è poco da ridere, i rifiuti stanno uccidendo il pianeta, con terreni inquinati e mari invasi da microplastiche. La preservazione dell’habitat, del territorio, delle acque e dell’aria, dipende moltissimo dagli scarti che le civiltà producono. Le tasse che si pagano poi, per la gestione dei rifiuti, pesano in maniera non proprio indolore su famiglie e imprese. Ora però arriva una novità, la Tari si pagherà un tanto al chilo…
Tari 2025: la tassa che ti osserva, ti misura e (forse) ti premia
La Tari la pagano ai Comuni i proprietari o detentori di immobili in grado di produrre rifiuti.
Ora questa tassa cambia! Da tributo vecchio stile, basato su metri quadri e occupanti, si trasforma in una sorta di “Grande Fratello dei rifiuti”. A partire dal 2025, entra in scena la “tariffa puntuale“, un sistema che premia i virtuosi del sacchetto leggero e fa storcere il naso a chi è meno attento alla raccolta differenziata.
Ecco cosa cambia
Dalla metratura ai chili. Niente più calcoli basati solo sulla superficie dell’immobile. Ora conta quanto rifiuto indifferenziato si produce. L’obiettivo è indurre a differenziare anche l’ultimo pezzetto di carta stagnola.
Cassonetti intelligenti e tessere personali. Immaginiamo di dover “badgeare” per gettare l’immondizia. Sistemi elettronici e cassonetti high-tech tracceranno i rifiuti come un detective ossessivo.
Premiato chi differenzia meglio. Se si è un mago del compostaggio e un campione del riciclo, la Tari potrebbe farci risparmiare.
Dove tutto ha inizio
I comuni pionieri come Ravenna e Cervia hanno già adottato questo sistema già dal 1° gennaio 2025. Gli altri seguiranno a breve, trasformando la raccolta differenziata in una competizione nazionale.
Perché questo cambiamento?
La nuova Tari non è solo un modo per pagare il giusto, ma un tentativo di ridurre i rifiuti indifferenziati e aumentare il riciclo. Dal 2025 quindi, non sarà solo la differenziata a essere sotto osservazione, ma anche la pazienza degli utenti.
Foto: tgposte.poste.it