Il noto attore ha annunciato di doversi ritirare dalle scene a causa dell’afasia. La reazione dei fans è stata quella di una triste sorpresa, anche se ad alcuni era già noto il problema di Bruce Willis.
Decide così il ritiro dal cinema a 67 anni a causa del disturbo del linguaggio, che ha altre importanti conseguenze.
Che vuol dire soffrire di afasia?
Chi è affetto d questo disturbo non comprende ciò che viene detto e ha difficoltà ad articolare frasi di senso compiuto, non può scrivere o fare calcoli, poiché queste capacità sono connesse alla funzione del linguaggio. L’afasia provoca inoltre gravi conseguenze anche a livello cognitivo.
Perché insorge questo disturbo?
E’ un disturbo che solitamente si manifesta dopo un ictus. Le malattie che provocano l’afasia sono quelle vascolari e i traumi cranici. Ma possono essere causa di questo disturbo anche i tumori o le malattie infettive.
In Italia ne sono colpite 120 mila persone all’anno. Chi è afasico scompare silenziosamente dalla vita sociale, proprio perché non riesce più ad interagire con gli altri e nemmeno coi familiari.
Ci sono rimedi?
L’afasia è quel genere di disturbo considerato statico. Dopo la fase morbosa quando l’afasia si manifesta evidente, può avvenire una sorta di recupero spontaneo, ma l’unico trattamento è la logopedia.
Gli studi hanno dimostrato che seppure molto raramente è risolutivo, il trattamento logopedico quando è intenso e protratto, porta a risultati apprezzabili. Per quanto riguarda il nostro Paese, questo servizio raramente offre caratteristiche di durata e intensità necessarie.
L’augurio a Bruce Willis è che riesca ad uscire fuori da questo tunnel a dir poco invalidante.