Nella giornata del 4 giugno sono comparsi nuovamente i divieti di accesso al personale non autorizzato nel laghetto del Pertuso nel comune di Trevi nel Lazio.
Uno specchio d’acqua non molto grande, ma caratteristico delò luogo e molto amato sia dai residenti quanto dai forestieri di passaggio, in quanto incastonato tra Trevi e Filettino nel Parco dei Monti Simbruini e lungo il percorso del Cammino di San Benedetto.
Il laghetto è anche meta dei pescatori “NO KILL”, che amano trascorrere le giornate pescando qualche trota che poi viene ributtata in acqua per mantenere in vita l’ecosistema, gli stessi appartenenti al Circolo Enalpesca “Alta Valle dell’Aniene”, che hanno potuto constatare la nuova interdizione al libero passaggio e alla fruibilità del luogo.
Nuovamente prevalgono gli interessi di colossi come Enel e Acea, che hanno la gestione idropotabile ed idroelettrica, anche se Enel ha momentaneamente sospeso il prelievo per la produzione di energia pur mantenendone la proprietà.
La presenza di Acea si sta intensificando negli ultimi anni, non ultima la pressante ed inopportuna richiesta di aumentare la quantità di prelievo dal fiume Aniene che ha scatenato le vivaci proteste dei comuni della Valle.
Questa decisione, inopportuna quanto ingiustificata, rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme
per le popolazioni locali che si sentono sempre più ospiti ed escluse a casa loro.
Il Vice presidente del Circolo Enalpesca Alta Valle dell’Aniene, Ing. Francesco Graziani, ci ha dichiarato: “La
comparsa dei divieti non è un buon segno per noi cittadini di Trevi nel Lazio e di Filettino. Il Lago del Pertuso
rappresenta per ognuno di noi un simbolo fondamentale del nostro territorio, un gioiello che in molti ci
invidiamo, ma che, allo stesso tempo, non siamo riusciti ad inserirlo quale attrattore turistico.-Ha spiegato motivando l’affezione per il luogo- “Del resto,nonostante che l’invaso ricade per metà in territorio del Comune di Filettino e per l’altra metà in quello di
Trevi, nemmeno il Parco Regionale dei Monti Simbruini ha mai inteso intraprendere una qualsivoglia
iniziativa per la valorizzazione del luogo.-duro l’attacco verso il Parco- ” Il nostro impegno, come associazione, va nella direzione del
controllo, della vigilanza e nell’esaltazione delle nostre bellezze. Tutto ciò presuppone il non essere estranei
a casa nostra, ma piuttosto uno dei soggetti a cui, a pieno titolo, gli dovrebbero essere garantiti idonei e
sufficienti ruoli da protagonisti. In proposito ricordo il ruolo, determinante, assunto proprio dalla nostra
Associazione, in occasione dell’improvviso abbassamento del livello delle acque del lago in questione.
Insomma, meritiamo rispetto, come lo meritano le popolazioni locali, anche da parte di colossi come Acea
O Enel che sia, così come meritiamo da parte degli enti locali che molto spesso abbandonano il territorio,
ma con cui cerchiamo, in continuazione, di dialogare.”