L’assessore regionale alla Ricerca, Università e Istruzione della Regione Calabria, Sandra Savaglio, questa mattina ha visitato l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Lamezia Terme, gestito da Claudia Calidonna, responsabile di una squadra di fisici e ricercatori che lavorano a progetti dal grande valore scientifico.
Tra le sette sedi d’Italia, quella di Lamezia Terme è la più a sud di tutte e rappresenta una realtà osservativa di respiro internazionale; una realtà scientifica che – oltre alla modellazione di processi e misure – si occupa anche di seguire tracce sperimentali. L’Istituto è sede dell’Osservatorio climatico ambientale che contribuisce, assieme ad altri 500 osservatori in tutto il mondo, al Global atmospheric watch – del World meteorological organization (Gaw-Wmo) – per il monitoraggio dello stato del clima a livello globale.
La sede di Lamezia Terme, inoltre, è candidata come Hub strumentale per la infrastruttura Icos (https://www.icos-italy.it), un laboratorio naturale per la Calabria e riferimento per tutta la rete di ricerca.
“Qui, grazie alla favorevole posizione geografica – spiega la dott.ssa Calidonna –, si intercettano più sorgenti naturali e antropiche, utili per l’osservazione delle dinamiche inquinanti. Un aspetto di grande interesse scientifico”.
“Restare in Calabria – afferma l’assessore Savaglio – si può e si deve. Conoscere più da vicino le tante realtà di eccellenza serve soprattutto a orientare i nostri giovani a rimanere e a investire in studio e lavoro per la crescita collettiva”.